La conoscenza proibita che viene dalle piante psicoattive
È uscito Pharmako/Gnosis, il libro che esplora le conoscenze fornite dalle piante psicoattive e dai relativi sintetici
Una volta la fondatrice di Extinction Rebellion, Gail Bradbrook, ha raccontato che l’idea di dedicare la vita alla difesa dell’ambiente le è venuta durante un’esperienza con l’ayahuasca, in cui ha trasceso l’approccio individualista e compreso in modo più profondo la sua posizione di entità interconnessa con tutte le altre.
Come l’ayahuasca, le piante e i relativi sintetici che Dale Pendell racconta in Pharmako/Gnosis, sono capaci di portare in altri mondi e schiudere porte. Oltre a LSD, psilocibina, mescalina e DMT, peyote e San Pedro, in questo libro si parla anche di stramonio, brugmansia, mandragora e belladonna, veleni che non espandono la coscienza ma causano veri e propri deliri allucinatori.
Pubblicato nel 2005, ma solo di recente tradotto in Italia grazie a Add Editore, Pharmako/Gnosis si concentra sulla relazione, che esiste in ogni parte del mondo sin dall’antichità, tra queste piante dotate di poteri e la creazione sciamanica e letteraria. Il testo, accompagnato da illustrazioni secondo l’antica tradizione degli erbari, approfondisce la conoscenza ricavata dalle droghe, più che delle droghe, un’esperienza che proibizionismo, moralismo e cattiva stampa ha condannato per anni, privandoci così del loro potere curativo.
L’autore, morto nel 2018, è stato una figura rilevante della controcultura psichedelica e hippie che sbocciò nella Bay Area tra la Beat Generation e la Summer of Love. Le sue biografie riportano che fino alla fine degli anni Ottanta si dedicò soprattutto alla disciplinata sperimentazione di ogni droga disponibile in circolazione, indagine da cui è nata questa esplorazione scientifico-poetica delle piante psicoattive. A detta di molti, la più completa.