Compendio etnobotanico: Arisaema dracontium e Astragalus
ARISAEMA DRACONTIUM
– incerto, sconosciuto
L’Arisaema dracontium (Dragon Root) è un’erba perenne della famiglia delle Araceae originaria del Nord America, dove la si trova dal Quebec al Texas e Florida su terreni umidi. La pianta ha un’altezza variabile da 20 a 50 cm e a fioritura raggiunge il metro: il fiore si sviluppa dal rizoma. A questa famiglia appartengono moltissimi generi, tra i più diffusi nei nostri appartamenti e giardini, che ci donano un tocco di tropicale; vale la pena ricordare tra gli altri, le Calle, i Pothos, le Dieffenbachia, le Colocasia.
Come tutte le Araceae, l’Arisaema dracontium produce curiose e spettacolari infiorescenze, formate da una spata (una brattea petaloidea, ossia una foglia “trasformata” al fine di rendere più appariscente, grazie a forme e colori, l’insieme, con funzione vessillare, per attrarre gli impollinatori) e da uno spadice (la vera e propria infiorescenza tipica di tutte le araceae, caratterizzata da un “asse” spesso e ingrossato, talvolta cavo, che porta i fiori, prevalentemente unisessuati, secondo le specie, e sessili, cioè privi di peduncolo) contenente i fiori maschili o femminili. Ricorda vagamente le piante carnivore, e a un primo approccio lo si può credere, perché nella sua infiorescenza imbutiforme si introducono mosche e altri insetti che vi “cadono” letteralmente dentro, imbrattandosi di polline o portando sui fiori femminili, alternativamente presenti nella maggioranza delle specie, il polline accollato ai loro corpi villosi in precedenti visite ad altri Arisaema.
Alcune informazioni (soprattutto i siti web nord americani) la collocherebbero tra le piante potenzialmente psicoattive, ma la ricerca scientifica è molto deficitaria in merito.
ASTRAGALUS
– tossico, anche mortale
– incerto, sconosciuto
Genere di circa 3mila specie di erbe e piccoli arbusti leguminosi, della famiglia delle Fabaceae, originarie delle regioni temperate dell’emisfero settentrionale. Nella parte occidentale degli Stati Uniti alcune specie sono popolarmente chiamate locoweed (“seme pazzo”), anche se il termine generico indica anche molte altre piante psicoattive o potenzialmente tali.
Alcune specie di Astragalus (ad esempio l’A. membanaceus) hanno una lunga storia nella farmacopea popolare, soprattutto nella medicina tradizionale cinese.
Tra i componenti chimici contenuti nelle varie specie vale la pena ricordare il cicloastragenolo, sperimentalmente studiato per contrastare il virus HIV e altre infezioni croniche.
Il limite al momento di queste ricerche sembra derivare dalla potenziale tossicità della pianta, tossicità determinata dalla presenza della neurotossina swainsonina che potrebbe anche esercitare un’azione psicoattiva.
a cura di Gilberto Camilla
Etnopsicologo, Presidente della SISSC
(Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza)