Commissione europea: “Aperta un’indagine per valutare le norme sulla canapa del ddl Sicurezza”
L'ha comunicato l'europarlamentare del M5S Valentina Palmisano
La Commissione europea ha aperto un’indagine per valutare la conformità delle disposizioni presenti nel ddl Sicurezza sulla canapa con i Trattati e il diritto derivato dell’Unione.
Lo ha dichiarato di recente l’europarlamentare del M5S Valentina Palmisano, come riportato dall’Ansa. Era il giugno di quest’anno quando l’associazione Canapa Sativa Italia scrisse direttamente alla Commissione Europea denunciando la possibile violazione di diverse normative comunitarie, tra cui la libera circolazione delle merci e la libera concorrenza, e l’incompatibilità con la Politica Agricola Comune dell’Ue e chiedendo alla Commissione di emettere un parere circostanziato al riguardo.
A supporto di questa tesi, come abbiamo già ricordato, c’è la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2020, che aveva stabilito che il CBD non può essere considerato uno stupefacente, e che non si può impedire la sua circolazione nell’Unione Europea se prodotto legalmente in un Paese che ne fa parte.
L’EMENDAMENTO CANAPA SOTTO LA LENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
«Siamo molto soddisfatti della risposta della Commissaria Kyriakides all’interrogazione che ho presentato per denunciare i divieti – imposti dall’articolo 18 del ddl Sicurezza – che equiparano in modo del tutto sbagliato la cannabis light alla droga, contraddicendo tra l’altro una sentenza della Corte di Giustizia Ue», ha dichiarato infatti la Palmisano.
«L’esecutivo europeo», ha spiegato l’europarlamentare, «conferma di aver ricevuto numerose denunce in relazione sia all’emendamento 13.06 del “Ddl sicurezza” italiano, che è stato approvato di recente con l’obiettivo di limitare la circolazione delle infiorescenze della canapa o dei prodotti contenenti tali infiorescenze, sia al Decreto 27 giugno 2024 (nel frattempo sospeso nuovamente dal Tar, nda), che riguarda la classificazione dei prodotti per uso orale contenenti come sostanza attiva ad uso farmaceutico cannabidiolo derivato dalla cannabis. L’esame dell’esecutivo europeo è attualmente in corso e noi speriamo che giustizia venga fatta per un settore importante per l’economia italiana visto che sono attive nella coltivazione della canapa ben 3mila aziende agricole e 20mila operatori. Come Movimento 5 Stelle faremo di tutto per tutelarli».