Come prendersi cura dei bonsai
I bonsai sono alberi in miniatura che arrivano dal lontano Giappone, dove coltivarli è una vera e propria arte. Prendersi cura dei bonsai significa avere pazienza, dedizione e conoscere alcune regole base. In giapponese, “bon” significa vassoio o contenitore, mentre “sai” significa proprio educare e coltivare. A differenza dalle normali piante, necessitano di cure ed attenzioni specifiche che è bene conoscere per farli crescere al meglio.
TERRICCIO
Ogni bonsai predilige un determinato tipo di substrato, ma in generale vengono utilizzati terricci porosi e granulosi che consentono l’ossigenazione delle radici e il corretto drenaggio dell’acqua.
IRRIGAZIONE
Pur essendo una pratica ordinaria, l’irrigazione è un aspetto da curare con molta attenzione perché, se errata, può favorire l’instaurarsi di malattie e compromettere seriamente le capacità di sviluppo e sopravvivenza del bonsai. Bisogna quindi evitare le carenze idriche, che indeboliscono la pianta e la rendono più suscettibile all’attacco di patogeni e parassiti. Un’eccessiva irrigazione è addirittura anche più pericolosa della siccità, poiché il ristagno idrico può causare la marcescenza dell’apparato radicale e la morte della pianta. Uno dei sintomi “classici” di un eccesso di acqua è rappresentato da un improvviso rigoglio vegetativo del bonsai, che diventa verdissimo e vegeta prosperosamente, per poi perdere le foglie e morire all’improvviso.
Il metodo d’innaffiatura senza dubbio più adatto per il bonsai è quello a pioggia, mediante un apposito annaffiatoio; un altro metodo da utilizzare (sporadicamente) è rappresentato dall’immersione del vaso nell’acqua sino a sotto il bordo, lasciando che per infiltrazione il terreno si inumidisca. Le ore migliori per l’innaffiatura sono quelle più fresche evitando le ore più calde della giornata quando la differenza di temperatura fra aria e acqua può causare pericolosi shock termici alla pianta.
ESPOSIZIONE
I bonsai anche se di dimensioni ridotte sono pur sempre alberi. E gli alberi crescono bene all’esterno, dove l’ambiente fornisce loro la luce, l’acqua, il terreno necessari al loro sviluppo. Per questo i bonsai dovrebbero essere, se possibile, collocati all’aria aperta dove vi sia una buona illuminazione durante tutta la giornata e in tutti i mesi dell’anno. Ove ciò non fosse possibile, ci si può “accontentare” di un luogo ben esposto almeno nella stagione calda. Ogni tre o quattro giorni si deve ruotare il vaso, in modo che ciascuna sezione della chioma possa ricevere il sole mattutino, permettendo così uno sviluppo uniforme di tutto il volume.
VENTILAZIONE
La scelta di una posizione ben esposta per i bonsai in genere coincide con quella di un luogo ben ventilato, dove il ricambio dell’aria è efficace e perciò siano minori i rischi di attacchi di parassiti e funghi. Meglio disporre i bonsai su ripiani sollevati di almeno un metro da terra, per allontanarli dal suolo che può rappresentare una fonte di insetti dannosi e migliorare la ventilazione.
CONCIMAZIONE
Poiché i bonsai sono collocati in piccoli vasi, accade che molto rapidamente essi depauperino gli elementi nutritivi contenuti nel terreno. Ecco che quindi la concimazione è assolutamente indispensabile e deve fornire alla pianta tutti gli elementi di cui ha bisogno. Deve essere eseguita in concomitanza con i periodi vegetativi di primavera e autunno.
POTATURA
Altro aspetto da non sottovalutare è la potatura che deve essere rigorosamente accurata.
Di solito per i bonsai si usa la potatura di mantenimento che serve ad accorciare i nuovi rami lasciando intatti quelli più grossi. La forma del bonsai viene così mantenuta attraverso la formazione dei così detti palchi, che non sono altro che insiemi di foglie e rami che vanno a creare la chioma del nostro mini albero. Questa potatura è anche chiamata di correzione, in quanto si cercano di eliminare i rami secchi e rovinati, che sono magari stati colpiti da intemperie o da agenti esterni. Questa potatura in genere può essere eseguita durante tutto l’anno, ma non nel caso dei bonsai da fiore per i quali andrebbe effettuata subito dopo la fioritura evitando di tagliare i rami fioriti.