Come ottenere lo status “senza fissa dimora”
Una serie di informazioni utili a chi vuole intraprendere questo percorso
Si tende a pensare che “senza fissa dimora” sia uno status legato a una condizione di povertà o a una vita allo sbaraglio, raramente lo si considera come corollario di uno stile di vita vero e proprio.
Quello di chi come casa sceglie il mondo.
Ottenerlo non è facilissimo, ma è importante per tante ragioni.
La residenza, infatti, è necessaria per godere di tutta una serie di diritti (voto, sanità pubblica, lavoro, istruzione, previdenza sociale, etc.). Chi non ha un’abitazione fissa, come ad esempio i nomadi digitali, chi si sposta spesso per lavoro, chi vive in camper o un senzatetto, potrebbe dichiarare la propria residenza presso parenti, amici, Caritas o assistenti sociali. Ma se non si vuole pesare sullo stato di famiglia, o se in generale si desidera essere liberi da qualsiasi vincolo esterno, si può ottenere la residenza in una via fittizia, un indirizzo inesistente da un punto di vista territoriale, ma equivalente in valore giuridico.
Il domicilio postale, invece, può essere riconducibile a una PEC, ossia una email di posta certificata, l’unica dal valore legale, dove ricevere le comunicazioni importanti.
In Italia la legge che regola questa condizione è la 24.12.1954 n. 1228, negli artt. 1 – terzo comma e 2 – terzo comma.
I requisiti per poter ottenere questo tipo di residenza sono i seguenti:
- Avere nel comune in cui si fa richiesta la sede principale dei propri affari lavorativi. È necessario in questo caso provare che si lavori in quel territorio, attraverso un contratto o una partita IVA.
- Avere in quel luogo degli affetti stabili.
- Essere nato in quel comune.
Cosa serve per ottenerla?
– Scansione della Carta d’Identità;
– Codice Fiscale;
– Patente;
– Libretti di circolazione di tutte le vetture intestate;
– Contratto lavorativo (se presente);
– Un indirizzo di posta certificata PEC. Il servizio è solitamente a pagamento ma il costo è davvero irrisorio (massimo 15 euro l’anno, dipende dal sito che ospita il servizio). Essendo un indirizzo ufficiale non usate nickname ma qualcosa tipo nome.cognome@pec.
– Moduli in cui si dichiara la residenza e si spiega brevemente la propria situazione. Ogni comune ha i suoi che provvederà a inviarvi su richiesta. Il tutto dovrà essere poi spedito tramite email all’ufficio anagrafe del comune dove si intende stabilire la residenza.