Come contrastare la Sclerotinia sclerotiorum
Biostimolanti
Sono sostanze di origine naturale o minerale e microrganismi benefici che, utilizzati in dosi appropriate, attivano i processi fisiologici coinvolti nell’assorbimento e nell’assimilazione dei nutrienti, nella tolleranza a stress ambientali e nella biosintesi di composti fitostimolanti e nutraceuti. L’impiego di biostimolanti permette quindi di migliorare la produttività delle colture, incrementare la qualità e conservabilità dei prodotti e ridurre l’impiego di input di agrochimici. Entrando più nello specifico, i biostimolanti includono prodotti a base di acidi umici e fulvici, estratti di alghe, idrolizzati proteici di origine animale e vegetale, silicio, complessi organo-minerali, ma anche microrganismi benefici tra cui le micorrize. Il tutto, a vantaggio delle produzioni finali.
I biocontrolli di S. sclerotiorurn includono Trichoderma harzianum un biostimolante che contiene ceppi naturali del fungo antagonista, indicato nella prevenzione degli attacchi di funghi parassiti dell’apparato radicale e del colletto. Questo va applicato almeno 2-3 mesi prima della messa a dimora delle piante suscettibili o al termine della coltura sui residui vegetali che poi andranno interrati con una lavorazione. Viste le modalità di conservazione del patogeno, risultano fondamentali l’asportazione dei residui colturali e lunghe rotazioni. Essendo l’umidità un fattore chiave per favorire il patogeno, occorre applicare idonee pratiche al fine di evitare il ristagno idrico. I funghi parassiti, dopo, colonizzano il terreno e le radici delle colture e agiscono sottraendo spazio ed elementi nutritivi ai funghi patogeni e attaccando per via enzimatica le loro pareti cellulari.
Coniothyrium minitans (W.A. Campb., 1947) è un fungo micoparassita impiegato nella lotta biologica perché attacca le ife e gli sclerozi di funghi appartenenti ai generi Sclerotium e Sclerotinia. È stato descritto per la prima volta nel 1947, in California, su sclerozi di Sclerotinia sclerotiorum, in seguito a studi condotti su piante attaccate da marciume del colletto. Coniothyrium minitans può colpire sia le ife sia gli sclerozi del patogeno sia per semplice pressione sulle pareti cellulari sia per una combinazione di pressione ed azione enzimatica esercitata da glucanasi e chitinasi. I formulati commerciali a base di Coniothyrium minitans vengono incorporati direttamente al terreno, in genere 2-3 mesi prima del trapianto della coltura oppure alla semina.
È quindi escluso l’impiego direttamente sulla coltura, pertanto non si riscontrano residui sul prodotto finale. Inoltre non produce micotossine: la tossicità sull’uomo, sugli animali e sugli insetti utili è nulla e non vi sono pericoli per l’operatore durante la distribuzione del prodotto. Anche la pericolosità per l’ecosistema è nulla.
Bacillus subtilis
È un fungicida microbiologico ad ampio spettro di azione: infatti può agire contro diverse crittogame quali muffa grigia (Botritis cinerea), marciume acido, numerose batteriosi quali colpo di fuoco (Erwinia amylovora), xanthomonas spp. e pseudomonasspp. Il bacillus subtilis, potenzialmente applicabile anche per la Sclerotinia e alcune specie di Oidio, agisce in maniera complessa attraverso la competizione per i nutrienti e per il sito, la stimolazione delle difese naturali della pianta (S.A.R.) e la produzione di sostanze inibenti altri microrganismi.
Le spore di B. subtilis germinano e competono con le crittogame a livello fogliare con le medesime modalità di azione che il batterio manifesta in natura. Quindi agisce preventivamente contro diverse crittogame, bloccando la germinazione delle spore fungine e non permettendo l’insediamento del patogeno sulla foglia, in quanto produce una zona di inibizione che riduce la crescita del patogeno stesso. Produce inoltre una serie di lipopeptidi che, agendo in modo sinergico, inibiscono la crescita del tubetto germinativo, del micelio fungino e la moltiplicazione delle cellule batteriche. Ammesso in agricoltura biologica e integrata non risulta essere nocivo per l’uomo, gli animali, le piante e l’ambiente.