Come combattere stress, ansia e depressione con la cannabis
I consigli di Buddha Seeds su come capire quali ceppi di cannabis sono più adatti a questi compiti
La depressione e l’ansia sono disturbi mentali comuni che colpiscono più di 280 milioni di persone in tutto il mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS).
Uno studio del Dipartimento di Psicologia della Washington State University ha rivelato che la cannabis inalata riduce significativamente la depressione, l’ansia e lo stress. Lo studio, pubblicato dal Journal of Affective Disorders nell’agosto 2018, ha scoperto che la cannabis ha ridotto i livelli di depressione fino al 50% e l’ansia e lo stress del 58%.
Lo studio conclude che un basso THC e alto CBD riduce i sintomi della depressione. Contrariamente un alto THC e un alto CBD riduce i livelli di stress, mentre che le concentrazioni più alte di THC e CBD riducono i livelli di ansia.
Secondo questa ricerca, la cannabis è comunemente usata per alleviare la depressione, l’ansia e lo stress. Infatti, una delle ragioni più comuni per l’uso di cannabis è quella di far fronte allo stress (Hyman e Sinha, 2009), con il 72% dei consumatori giornalieri di cannabis che la usano per rilassarsi o alleviare la tensione (Johnston e O’ Malley, 1986).
Coerentemente con questi risultati, Webb e Webb (2014) hanno trovato che il 50% dei pazienti che usano la cannabis medica per trattare il dolore hanno riferito che ha dato sollievo da ansia e stress.
Quali varietà di cannabis possono aiutarti con lo stress, l’ansia e la depressione? Allora come combattere queste malattie? Ogni pianta di cannabis ha una genetica con una composizione diversa, cioè diversi livelli e combinazioni di cannabinoidi, terpenoidi, flavoinoidi ecc. Secondo il dottore Garcia de Palau, dello studio medico Kalapa Clinic, l’effetto terapeutico di una varietà di cannabis è determinato dalla percentuale di cannabinoidi, terpeni, flavonoidi e altre sostanze attive presenti nelle diverse varietà o ceppi.
Ecco perché ogni genetica genera una diversa psicoattività. Così, alcune varietà sativa hanno un effetto euforico e cerebrale, mentre i ceppi indica hanno un effetto narcotico, sedativo e fisico. Così, una varietà sativa potrebbe funzionare per i pazienti con depressione, mentre una varietà indica potrebbe aiutare con episodi di stress.
Deimos di Buddha Seeds è una varietà autofiorente a dominanza indica, ideale per indurre calma e rilassamento. D’altra parte, Buddha Dosi2 della famiglia Usa Collection Strains e perfetta per insonnia e per l’ansia. Se optate per varietà non-auto, Kraken ha una potenza altamente narcotica.
Per le varietà sativa raccomandiamo le varietà auto Magnum o Calamity Jane. Con queste varietà della Buddha Seeds otterrete un effetto più euforico ed energizzante.
Effetto entourage della cannabis
A volte, ci sono patologie che non possono essere trattate con un solo cannabinoide. La sinergia tra diversi cannabinoidi produce l’effetto entourage, un termine coniato dal ricercatore israeliano Raphael Mechoulam, che sostiene che i composti secondari della cannabis, come i terpeni, possono aumentare gli effetti benefici del THC e ridurre l’ansia indotta dalla sua psicoattività. In altre parole, la sinergia del CBD e di altri componenti della cannabis con il THC aumenta i suoi benefici, agendo come antagonista degli effetti avversi, e quindi producendo meno tossicità di quella che si avrebbe con il THC da solo.
Più tardi, il ricercatore americano Ethan B. Russo ha studiato come questo effetto entourage può essere sfruttato per trattare il dolore, l’infiammazione, la depressione, l’ansia, la dipendenza, l’epilessia, il cancro, i funghi e varie infezioni.
Ma come possiamo sapere se una varietà è dominata dal THC o dal CBD? Questa informazione è espressa attraverso il rapporto dei due componenti, che si ottiene tramite analisi cromatografica. Per esempio, ci sono ceppi con un rapporto 1:2 (come Medikit della Buddha Seeds), altri con un rapporto 1:0 (come Quasar della Buddha Seeds), il primo numero corrisponde al THC e il secondo al CBD. Anche se è possibile vedere il contrario, soprattutto nei paesi anglosassoni. Le informazioni sul rapporto di solito appaiono nella scheda tecnica di ogni varietà.
Tuttavia, il rapporto non deve essere confuso con la percentuale di CBD e THC, che corrisponde alla quantità di entrambi i cannabinoidi nella pianta.
Le piante che contengono un rapporto equilibrato di THC e CBD (rapporto 1:1) hanno i vantaggi terapeutici di entrambi i componenti, come l’inibizione dei segnali nervosi associati al dolore, producendo un effetto calmante.
Oggi possiamo trovare questo tipo di varietà in molte banche dei semi. Da Buddha Seeds, con la varietà non autofiorente Morpheus sono riusciti a stabilizzare i rapporti THC e CBD in un rapporto 1:1, superiore al 20% dei cannabinoidi totali in alcuni individui. Morpheus obbedisce allo scopo di Buddha Seeds di avanzare nella ricerca e nella genetica di varietà ricche di CBD, come già ha fatto con Medikit.
a cura di Buddha Seeds