Coltivazioni di canapa a +200%, per la Coldiretti è “canapamania”
«In Italia è scoppiata la canapamania che ha favorito negli ultimi tre anni un aumento del 200% dei terreni coltivati a livello nazionale che oggi raggiungono quasi i tremila ettari», con queste parole la Coldiretti promuove la canapa a nuova risorsa per l’agricoltura italiana, in uno studio che affronta gli effetti della nuova legge sulla canapa entrata in vigore lo scorso 14 gennaio.
Una legge che, secondo la principale associazione degli agricoltori italiani, è essenziale per «sostenere il boom in atto in Italia». La coltura della canapa, afferma la Coldiretti, può aiutare a creare nuove opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del paese. Opportunità delle quali vengono sottolineati i possibili risvolti ecologici della canapa, definita come una coltura «a basso impatto ambientale, che contribuisce alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e contrasta la perdita di biodiversità».
Sempre secondo la Coldiretti oggi la consapevolezza dell’esigenza di creare un quadro legislativo di minore rigidità che possa valorizzare le caratteristiche distintive della canapa italiana ha portato finalmente alla creazione di un quadro legislativo che può valorizzare le caratteristiche distintive della canapa in Italia dove si sta verificando una rapida diffusione della coltivazione in tutte le regioni italiane.
«Il boom della coltivazione della canapa è un’ottima dimostrazione della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che «proprio da queste esperienze di green economy si aprono opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del Paese».