Coltivatori armati contro polizia. In Albania è scoppiata la guerra del proibizionismo (video)
Il villaggio di Lazarat, nell’Albania meridionale, è da ieri assediato da oltre 500 poliziotti che stanno letteralmente cercando di conquistare militarmente oltre 300 ettari di terreno coltivati a marijuana. Ma i narcotrafficanti armati stanno ribattendo colpo su colpo, secondo le notizie si contano già diversi poliziotti feriti da colpi di arma da fuoco. Il villaggio è stato blindato dalle forze di sicurezza di Tirana con due check point che pattugliano militarmente Lazarat, impedendo che i narcotrafficanti possano fuggire o che gli possano arrivare rifornimenti di uomini e armi.
(il video girato dai narcotrafficanti che documenta gli spari contro la polizia)
LA REPUBBLICA DELLA MARIJUANA. Lazarat negli ultimi anni si era già guadagnata l’attenzione dei media mondiali che l’avevano ribattezzata la “Repubblica della marijuana”, dopo che dei velivoli da ricognizione avevano mostrato 319 ettari di terreno coltivati a marijuana che ogni anno frutterebbero 900 tonnellate di raccolto per un valore di 4,5 miliardi di euro. A Lazarat la coltivazione coinvolge tutto il villaggio, anziani compresi, con tanto di lavoratori stagionali che giungono da altre regioni dell’Albania al momento del raccolto. Ora l’irruzione delle forze dell’ordine mira a sgominare questo enorme traffico, ed il direttore generale Artan Didi ha dichiarato che “non ci sarà il ritiro da Lazarat e l’operazione che andrà avanti a lungo fino a quando non sarà smantellata l’intera rete criminale”. Secondo le fonti del governo le forze di polizia sarebbero già riuscite a conquistare 7 piantagioni, all’interno delle quali stavano crescendo circa 10 mila piante di canapa.
(un estratto di un telegiornale albanese che mostra le immagini dell’operazione)