Coltivare i peperoncini: mini guida pratica
La primavera è in arrivo? È il momento di iniziare a piantare i semi di peperoncino per poter avere presto rigogliose piante dai frutti piccanti! Coltivare il peperoncino è un’operazione piuttosto semplice, a patto – naturalmente – che vengano rispettate alcune semplici ma essenziali regole. Una volta ricreato l’ambiente ideale per la varietà di piante di peperoncino che desideri coltivare, è fondamentale prestare le dovute cure e osservare alcune importanti accortezze. Prima di iniziare, è bene sapere che – tra i fattori che inficiano maggiormente nella coltivazione del peperoncino – c’è la temperatura, il tipo di terreno, la luce, l’irrigazione e la concimazione. Tra tutti rivestono un’importanza strategica l’illuminazione e il calore, che aiuteranno a far crescere i peperoncini belli e in salute, determinando anche il loro grado di piccantezza.
Il periodo ideale per la semina del peperoncino all’aperto è quello primaverile, ma può variare leggermente a seconda della zona in cui vivi: nel nord Italia il periodo migliore è aprile/maggio, a sud invece è a marzo/aprile. L’importante è che le temperature minime non scendano mai sotto i 15 gradi centigradi. Se corri questo rischio, perché risiedi in un’area fredda o poco illuminata, è preferibile optare per la coltivazione indoor.
Ecco, quindi, i passi fondamentali da seguire per seminare correttamente i semi ed ottenere così dei fantastici peperoncini piccanti! Procurati tutto il materiale e le attrezzature per cominciare: un mini semenzaio in plastica da 40-50 alveoli, del terriccio di qualità, sabbia e torba, poi individua una zona ben illuminata in cui poterli sistemare per un paio di mesi.
Riempi i singoli spazi del semenzaio con un po’ di sabbia e torba, in ogni alveolo inserisci due semi di peperoncino della varietà che preferisci, sistemandoli delicatamente ad un centimetro di profondità, quindi posiziona la mini serra sul davanzale più vicino, accertandoti che quella zona della casa sia calda, ma non esposta alla luce diretta del sole. La temperatura raccomandata per la germinazione dei semi di peperoncino va dai 20°C ai 30°C.
Innaffia il terriccio con lo spruzzino, con dell’acqua tiepida – per non rallentare il processo di germinazione – ogni 3 giorni circa. Dopo qualche giorno, fornendo calore e acqua in modo costante, i semi inizieranno ad aprirsi e germinare: dopo un paio di mesi le piantine avranno raggiunto un’altezza di circa 10 centimetri. È a questo punto che potrai finalmente trasferirli nei vasi o direttamente in giardino.
Per fertilizzare le piante di peperoncino, è bene usare prodotti specifici a base di azoto, fosforo e potassio (la sigla è NPK) nella giusta proporzione; andrebbero evitati tutti quei concimi contenenti alte dosi di azoto (lettera N) perché favorirebbero la crescita del fusto della pianta e delle foglie a discapito della produzione di frutti. Pertanto, i fertilizzanti ideali per coltivare con successo i peperoncini piccanti sono quelli contenenti basse quantità di azoto e alte quantità di fosforo (lettera P, che rafforza le radici favorendo anche la crescita dei frutti) e di potassio (lettera K).
Al momento della fioritura, per poter ottenere peperoncini piccanti e belli esteticamente, togli di tanto in tanto qualche fiore, in modo che la pianta cresca con maggior forza e in salute. Se, al contrario, coltivi le piante a scopo ornamentale puoi evitare di togliere i fiori.
Su www.idroponica.it trovi tutto l’occorrente: i semi, gli strumenti e la guida completa per coltivare i peperoncini!