“Coltiva-ti”: un incontro per parlare di cannabis, libertà d’espressione e integrazione
Una giornata per parlare di canapa, libertà d’espressione ed integrazione tra i popoli. “Coltiva-ti”, come raccontano gli organizzatori, “è un progetto dedicato alle idee e alla comunicazione che propone argomenti e contenuti sociali e di aggregazione utili al territorio e in particolare punta ad accendere un riflettore culturale e artistico sulla provincia di Ravenna. Lo scopo della rassegna è quello di sviluppare una giornata in cui unire all’interno della struttura del circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti diverse forme d’arte, intrattenimento e comunicazione. In particolare l’interesse del circolo si muove su tre fattori ritenuti importanti ed essenziali, quali la libertà d’espressione, l’antiproibizionismo e la diffusione della musica indipendente e l’accoglienza e l’integrazione tra i popoli. Nello specifico si ritiene fondamentale trattare questi argomenti e affrontarli in dibattiti pubblici, approfondimenti e appuntamenti di spettacolo e musica”.
Domenica 5 novembre a partire dalle 18 al circolo Kinotto di Borgo Masotti in occasione di Coltiva-ti interverranno Jacopo Forconi della Presidenza Nazionale Arci e poi il farmacista Marco Ternelli e Leonardo Fiorentini direttore della rivista on-line Fuoriluogo.it per un incontro che possa fare il punto sulla situazione della legalizzazione e della cannabis a livello terapeutico nel nostro Paese e che sarà moderato da Mario Catania, giornalista di DolceVita Magazine media partner dell’evento. “La libertà di comunicazione è un altro passo fondamentale, e il coinvolgimento della satira nella rassegna è ritenuto essenziale, e per questo è stato coinvolto l’attore satirico Pietro Sparacino. La musica sarà il collante di tutte queste realtà, con il cantautore Sandro Joyeux e il suo tour sostenuto dalla Unhcr, “WithRefugees tour”.
Sandro Joyeux è stato una delle sorprese del concertone del Primo Maggio 2015 in piazza San Giovanni a Roma. Parigino di nascita (1978) giramondo per vocazione, la sua musica rappresenta un ponte tra l’Africa e l’Europa, non a caso è stato definito “griot bianco”. La sua ispirazione fortemente votata al racconto di un mondo che migra e si trasforma, ne rende il messaggio quanto mai importante ed attuale. Restituire la musica delle proprie origini a chi è stato costretto a fuggire dal proprio paese a causa di guerre, violenze e persecuzioni è poi l’intento del #WithRefugees tour di Joyeux, nato con il supporto dell’Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr).