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La Colombia ha vietato i matrimoni precoci

"Sono ragazze non mogli". Approvata in Colombia la legge che vieta di sposarsi prima dei 18 anni

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Dopo 17 anni di campagne, 8 tentativi andati a vuoto in Parlamento e 5 ore di dibattito in aula, la Colombia ha finalmente approvato una legge che vieta i matrimoni precoci, alzando (senza alcuna eccezione) a 18 anni l’età di minima per sposarsi.

«Non vogliamo continuare ad assistere alla violenza sistematica e allo sfruttamento sessuale dei bambini», ha dichiarato Jennifer Pedraza: parlamentare e co-autrice della legge. «È un grande messaggio non solo per la Colombia, ma anche per il resto del mondo».

I matrimoni precoci sono una vera e propria piaga della comunità colombiana. Infatti, dato un vuoto legislativo del Codice Civile che permette di contrarre un matrimonio già dai 14 anni in sù, sono ben 4,5 milioni le ragazze che si sono sposate prima dei 18 anni. Un milione addirittura prima dei 15 anni.

Da qui lo slogan: “Sono ragazze, non mogli!”. Che mira a smontare un contesto culturale che le organizzazioni per i diritti umani descrivono come patriarcale, in cui sin dall’infanzia si rimarca il ruolo della donna come moglie e madre.

Con la nuova legge però, che impone di aspettare almeno i 18 anni per sposarsi, la storia sta finalmente per cambiare.

COLOMBIA: VIETATI I MATRIMONI PRECOCI, MA NEL RESTO DEL MONDO?

Un passo significativo quello della Colombia, che si è confermato il 12° Paese dell’America Latina su 33 ad aver vietato i matrimoni precoci. Ma non è sufficiente.

Infatti, come rivelato dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), sono ben 650 milioni le donne nel mondo che si sono sposate prima di aver compiuto i 18 anni d’età. Di cui, quasi la metà nell’Asia Meridionale.

«Il matrimonio precoce deruba le ragazze della loro infanzia e minaccia il loro benessere», ha sottolineato l’Unicef. Ricordando che, le ragazze che si sposano prima dei 18 anni, hanno più probabilità di:

  • subire violenze domestiche
  • lasciare la scuola
  • riscontrare gravidanze complicate
  • isolarsi dalla famiglia e dagli amici
  • registrare condizioni economiche e di salute peggiori rispetto ai coetanei

Speriamo che le Nazioni Unite rispettino gli impegni presi nell’Agenda 2030, che mira ad azzerare i matrimoni precoci nell’arco di questo decennio.



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