Cohousing – L’arte di vivere insieme
Cohousing è un neologismo inventato da McCammant e Durrett nel 1988 per indicare il modello abitativo del collaborative housing, un tipo di comunità autopromosse e autogestite dai propri residenti, nate quasi contemporaneamente in Danimarca e in Olanda all’inizio degli anni ’70 e che negli ultimi anni si sono diffuse in tutto il mondo. Dal punto di vista architettonico, si tratta di abitazioni a uso privato intorno a spazi comuni dove si svolgono attività comunitarie. Il loro valore aggiunto sta nella partecipazione, nell’autogestione e nell’equilibrio tra vita privata e comunitaria.
Come funziona un cohousing, quali costi si devono affrontare, come valutare la scelta di costruire o ristrutturare e definire i rapporti con la Pubblica Amministrazione, sono gli argomenti di questo manuale Cohousing – L’arte di vivere insieme dedicato a chi desidera intraprendere questo percorso.
Il libro si avvale di una mappatura di tutte le esperienze di “abitare collaborativo” già attive in Italia e ne racconta le caratteristiche distintive: il bisogno di relazioni autentiche, l’esigenza di spazi e opportunità che da soli non ci si potrebbe permettere, la condivisione di pratiche green e virtuose come la scelta di energie da fonti rinnovabili o il Gruppo d’acquisto solidale, l’apertura al quartiere e a interventi nel sociale oltre all’opportunità di conseguire un non trascurabile risparmio. Uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà.