Codice della strada e cannabis: autodenuncia e diffida dei pazienti
Il segretario dei Radicali si è autodenunciato per aver gudato positivo al THC mentre i pazienti hanno diffidato il governo
Non si placano le iniziative contro il nuovo Codice della strada fortemente voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: dopo l’appello al presidente della Repubblica Mattarella affinché intervenga che è stato sottoscritto da oltre 100mila persone in due giorni, il segretario dei Radicali Filippo Blengino si è autodenunciato dopo aver guidato positivo al THC mentre i pazienti hanno inviato una diffida diretta al ministero dei Trasporti, a quello dell’Interno e a quello della Salute.
Insomma, il nuovo codice della strada non smette di far discutere grazie alla norma, giudicata da molti giuristi come incostituzionale, che non prevede più di dover provare l’alterazione psicofisica del guidatore, ma solo la sua positività agli stupefacenti, cosa che non vale per l’alcol, dove restano le soglie stabilite dalla legge precedente.
CODICE DELLA STRADA: LA DIFFIDA DEI PAZIENTI
I pazienti che si curano cannabis per le proprie patologie hanno chiesto per mesi e mesi, inascoltati, una norma che potesse garantire il loro diritto alla guida, senza che nessuno li considerasse. Il risultato è che, stante così la legge, se continuano ad assumere i farmaci prescritti dal proprio medico, non possono mettersi al volante.
E così diverse associazioni di pazienti e di settore hanno inviato una diffida al ministero de Trasporti, a quello dell’Interno e a quello della Salute, chiedendo l’immediata convocazione del tavolo tecnico annunciato dal MIT due giorni prima dell’entrata in vigore della legge.
La diffida è stata inviata dallo studio legale degli avvocati Miglio e Simonetti in rappresentanza di molte associazioni (Pazienti Cannabis Medica, Canapa Caffè, Associazione Tutela Pazienti Cannabis Medica APS ETS, Cannabis social club di Bolzano, Meglio Legale, Canapa Sativa Italia, Deep Green, Cannabis Medical Center, THC Milano The Hemp Club, Seminiamoprincipi, Cannabis medical center e Ornella Muti Hemp Club, CFU-Italia, Carlo Therapy, Cannabis Cura Sicilia, Tutela Pazienti Cannabis Medica, Associazione Pazienti Cannabis Medica Aps).
GUIDA POSITIVO AL THC: L’AUTODENUNCIA
Intanto il segretario dei Radicali Filippo Blengino per sottolineare l’assurdità della legge, ha assunto cannabis sabato scorso per mettersi alla guida della propria auto lunedì, prima di autodenunciarsi. La patente è stata revocata e sospesa per 3 anni, ora inizia un processo in cui rischia fino a un anno di carcere e 6mila euro di multa.
“È una politica propagandistica che non risolve alcun problema reale. Rovinare vite senza motivo, criminalizzare chi non è alterato, è l’ennesima dimostrazione di una politica miope e punitiva. Mi è stata revocata la patente, ma l’unico non lucido è proprio Salvini. Andremo avanti anche con altre disobbedienze – aggiunge il Presidente di Radicali Italiani Matteo Hallissey – fino a quando questa norma del codice della strada non sarà revocata. L’art. 187 non ha alcun fondamento giuridico; se non si riuscirà a cambiarlo tramite il buon senso, ci penseranno i giudici. Nell’attesa, migliaia di cittadini vedranno la propria vita compromessa. Siamo pronti a sfidare Salvini e questo codice della strada nelle aule dei tribunali.”