Co' Sang – Povr Mman (txt)
‘Ntò :
Corrono e passano le canzoni di 24 ore
voci stanche parlano di chi è caduto e campa ancora
nelle parole/ o in petto col volto sotto un laccio d’oro
miseria che di sera riempiva gli occhi
riempiva le carte quando ero solo con i pensieri
appartenevo ai posti dove crescevo
la mia casa 470
si arrivava alle mani ogni tanto, scale di scuola vuote
di queste giornate rimane polvere in mano
e non era il tempo delle facce indecise
se mi hai sentito lo sai che il fuoco esce da bocca solo dopo che i flash entrano negli occhi
dove sto io, angeli e diavoli dentro
L’aria è pulita e il nome sale col contrario della vita
e quanti fratelli con i loro fratelli scomparsi
i vetri rotti e il sangue sparso fanno brutto per noi
ma non per chi si divide le parti e tutta la vita fugge
pensando a come, cercando dentro non trova l’uomo
tutto è esperienza in mezzo a chi volta le spalle alla coscienza
s’è perso il conto dei drammi e delle mamme adolescenti
dove non scende lacrima che non sia vera
i pugni più stretti dei denti e niente ci mantiene
Amami e dammi il bene quando non lo merito, in quel momento ne avrò bisogno
l’ho appreso nelle pietre e non lo dimentica
mantengo la penna, per me è una scommessa
la vergogna è falsa come le promesse
se ci fosse un posto io ci verrei…
Rit.
Non commuoverti, non è un pezzo triste
Questo è per salutare chi se n’è andato giovane
E’ polvere, non è memoria
La tocchi ancora con le mani
Ti aiuta per la vittoria, scorre nelle cose che fai
Luchè
Per ogni tiro una ruga, non può capre chi fugge
l’aria attorno a noi si brucia e Dio e’ venduto
io sono cresciuto prendendo la morte per gioco
un altro uomo si addormenta lasciando l’amore fuori dai suoi sogni
più veloce dei giorni faccio salire le paure
lasciando uscire questa poesia, ne voglio un altro po’
e ho fuori da questi occhi un viaggio assurdo negli eccessi
correvo dietro a palloni che ora sono Rolex
le cose cambiano, il vento fa volare lacrime
le persiane s’abbassano ma da dietro gli occhi ti guardano
e il rione sa già chi morirà
e fuori pensano ancora che a sbagliare siano loro
mi chiedo se il denaro possa spegnere questa rabbia che ho
faccio dell’irriverenza una forza e delle fughe una corsa
li voglio stesi a terra con gli occhi che tremano
e davanti al primo morto che vedemmo, ridevamo
pochi ci credono che l’odio nasce da rancore
pochi ci pensano che quest’odio cresce nelle scuole
e vede i suoi figli col vuoto avanti e i figli a fianco
una mano non vale un dito, un dito vale una mano
chiamali e vedi se sanno in carcere come si stringono
cercando la vita in una lettera
ci hanno tenuti zitti e buoni sotto il segno delle croci
e adesso so perchè queste ragazze non sono dolci…