Club Dogo – Cani Sciolti 2006 (txt)
(Rit.)
cani nelle strade, nelle città
e tutto sembra uguale ma qualcosa non va
c’è sempre un buon motivo per tirarli giù
ma i cani nelle strade sono sempre di più
(La Furia)
Jake è sulla traccia frà – senti come suona
Là dove dio non mastica di strada è di plastica su un’icona
Se il sistema non funziona i frà danno fuoco alla svastica
Fanno lavanda gastrica ai servi della corona
Questo è il regno d’Italia
Chi lo governa è di legno se raglia
E firma un assegno con il botto di una mitraglia
E chi è giù si abbaglia prende la lama e taglia
Non si uccide per libertà ma chi lo fa non sbaglia
E non c’è dialogo tra chi non ha i ferri e la polizia
Da quando gli anni settanta hanno ucciso l’ideologia
Abbiamo avuto il piombo il fango ed ogni giorno
Le nostre mani si fanno tagli grattando il fondo e qua…
Il mondo non è razzista a meno che non sia moro
Non è classista a meno che non sia senza lavoro
Non è sessista a meno che non sia un uomo
La giustizia è uguale per tutti quelli uguali fra loro
Non si può vivere tutta una vita per stare male
E neppure mangiare merda finchè ti sembra normale
Dai fuoco a quella fottuta mente
L’odio è benzina
Dai fuoco a quella fottuta gente
Fai come i cani noi parliamo solo slang al cellulare (si frà)
se dico Sesse tu corri e non ti voltare ( no frà)
Hanno la faccia come il culo e il loro è un trucco vecchio e all’occhio
Quando sparano nel mucchio
(Rit.)
(Guè)
scorrono fiamme in arterie di malacarne
il cuore è in panne, le furie provano droghe e donne
business va in esubero, meglio cambiare numero
le ore sul mio Rolex segnano rivoluzione subito
“documenti poi scendete giù, vi fate la notte in questura e sciogliamo il pitbull”
la realtà è una sola, cambia come vedi tu
hanno sempre un buon motivo per tirarci giù
la G la U la E sta in compagnia di Venere
sogna l’incasso celere, Tanita e cellophan
dal mio encefalo all’etere
odio e amore conviventi, vero e falso conniventi
bevo petrolio, studio incendi alle menti
qua in Italia frà si fa ma non si dice
tranne tua mamma e la tipa ogni altra donna è peccatrice
stampa questi fogli in serie, inchiostro sangue è la matrice
infami i capi dello stato, i presidenti e i loro vice
soppeso la disuguaglianza, neuroni fanno mille miglia
chiuso in stanza, cambio i canali in tele sbattendo ciglia
e si sconvolgono parecchio, la mia voce fa da specchio
borsa nera sotto l’occhio, marlborino sull’orecchio
sulla traccia dissidente, metropoli residente
adesso il verbo si fa carne ed il suono ti picchia in ventre
loro in salotti mobili umani, antiproiettili Armani
parlo da giovane leader, è nostro il domani…
(Rit.)