Circuiti in cellulosa: una possibilità per diminuire i rifiuti elettronici
Secondo una stima delle Nazioni Unite, decine di milioni di tonnellate di materiali elettronici vengono dismesse ogni anno. Sul piano ambientale questo genera un volume di rifiuti considerevole, anche perché a volte tra i circuiti abbandonati nelle discariche sono presenti plastiche, metalli pesanti e inquinanti come mercurio e cadmio.
Chimici, ingegneri ed esperti di materiali dell’Università di Stanford capitanati da Ting Lei, hanno realizzato un semiconduttore ultra sottile a base di cellulosa, ferro e substrati di materiali organici. Questo rende possibile la completa biodegradazione dell’apparecchio grazie a poche gocce di un agende acido, come potrebbe essere l’aceto.
Le prestazioni non sono ancora a livello dei circuiti tradizionali, ma il basso costo di realizzazione, l’aspetto ecologico e le innumerevoli applicazioni (in campo medico, della sicurezza e nella ricerca) hanno un forte impatto sulla possibilità che questa ricerca venga realmente prodotta su scala industriale.