Cina: firmata a Pequino la Charta dei diritti umani cinesi
A vent’anni dalla repressione di piazza Tienamen da parte del governo cinese, la Charta, composta da 54 pagine suddivise in 5 capitoli, prevede una serie di interventi concreti per migliorare la tutela giuridica dei cittadini, l’educazione sociale, le opportunità di espressione delle proprie idee e il rispetto delle minoranze etniche e religiose. Il dettato riformista, si concentra sulle fasce deboli della popolazione come donne, bambini, anziani, diversamente abili, detenuti, ecc.
Per la prima volta si interviene per l’abolizione della tortura e la “prudente” applicazione della pena di morte. Considerata la tradizionale concretezza dei cinesi e il nuovo impegno in tema di diritti umani anche sulla scena internazionale, si può supporre la reale applicazione delle norme previste dalla Charta.