Cile: le comunità indigene fermano il gigante del litio
Il Tribunale per l’Ambiente della città cilena di Antofagasta ha accolto la denuncia delle comunità indigene di Atacama contro la SQM, la società chimica e mineraria del Cile, accusata di un uso sconsiderato delle risorse idriche nelle sue attività sul punto di espandersi ulteriormente. La società è il secondo produttore mondiale di litio, ingrediente chiave per le batterie che alimentano i veicoli elettrici e al centro di una vera e propria guerra per assicurasene lo sfruttamento, nonché, come abbiamo raccontato di recente, dietro al golpe in Bolivia.
L’aumento della domanda di litio, considerato il petrolio del futuro, ha sollevato dubbi sul fatto che l’arido deserto settentrionale del Cile possa sostenere i livelli attuali (e futuri) della produzione del metallo e il tribunale ha preferito far prevalere il principio di precauzione anche tenendo conto della “particolare fragilità” dell’ecosistema di Atacama.
Inoltre, secondo il tribunale, l’autorità di regolamentazione ambientale cilena dovrà ora riprendere a sanzionare SQM per infrazioni risalenti al passato, che potrebbero comportare multe per oltre 3 milioni di dollari, se non addirittura la chiusura delle sue attività o la revoca dei permessi ambientali.