Cile: una legge per l’autoproduzione di cannabis
Il Presidente cileno Gabriel Boric ha recentemente approvato una legge in chiave anti-narcos che, tra le altre cose, autorizza la coltivazione domestica di cannabis terapeutica
Gabriel Boric, il Presidente del Cile, ha proposto un nuovo disegno di legge anti-narcotici che autorizza l’autoproduzione di cannabis per uso terapeutico.
Una decisione volta a proteggere i cittadini, in particolare i bambini e gli adolescenti, ridurre il mercato illecito e tagliare i fondi alla criminalità organizzata, così da arginare gli omicidi che dilagano per le strade e recuperare i quartieri conquistati dai trafficanti di droga.
La legge infatti, oltre ad autorizzare l’autoproduzione di cannabis, mira a prevenire il riciclaggio di denaro e a inasprire le sanzioni per coloro che forniscono armi a bambini o adolescenti.
“Il Cile avrà finalmente una legge che rafforza il perseguimento del narcotraffico e della criminalità organizzata, impedendo a queste organizzazioni e ai loro membri di arricchirsi”, ha dichiarato a Tèlam il Presidente Boric.
IL CILE PROMUOVE LA COLTIVAZIONE PER ABBATTERE LA CRIMINALITÀ
La misura proposta dal presidente, che ora dovrà essere approvata da Parlamento, vuole garantire maggiore sicurezza e far fronte alla grave crisi che il Paese ha vissuto negli ultimi anni, sia nella capitale cilena che nel resto del territorio.
Secondo le statistiche del Sottosegretario per la Prevenzione del crimine, il tasso di criminalità nel 2022 è lievitato del 44,6% rispetto al 2021, compresi gli omicidi aumentati del 33,4%. “Il nostro obiettivo principale è ridurre i crimini violenti”, ha infatti confermato Boric.
Il Presidente cileno ha spiegato che questa legge: “rafforza la caccia al denaro dietro il traffico di droga e la criminalità organizzata”, estendendo i controlli a “nuove aree che prima non erano considerate” e inasprisce sia le pene per coloro che forniscono armi ai minori sia per chi spaccia droghe a terzi.
Infine, sebbene in Cile la coltivazione per uso medico sia già legale dal 2015, la legge autorizza ufficialmente l’autoproduzione di cannabis terapeutica, purché sia “per uso personale e prescritta da un medico”.
Boric ha concluso confermando che “continueremo più determinati che mai la lotta frontale che stiamo conducendo contro la criminalità, per garantire serenità e sicurezza alle persone che vivono nel nostro Paese”.