Chomksy e Mujica insieme in un documentario per una nuova cultura collaborativa
Uno è considerato tra gli intellettuali più influenti al mondo, l’altro è uno dei politici più amati in patria e nel resto del globo: parliamo di Noam Chomsky e Pepe Mujica, insieme in un documentario che, possiamo scommetterci, farà del bene all’umanità.
“Le nuove generazioni hanno ricevuto in eredità le responsabilità ed i pericoli maggiori di tutta la storia umana. Sembra che il collasso ecologico, economico, politico e sociale della nostra cività insostenibile sia imminente. Ecco perché i Millennials e i Centennials devono raggiungere un cambio radicale del corso globale delle cose nei prossimi decenni… ma come?”, si legge nella descrizione del progetto diretto in particolare ai giovani di tutte le latitudini che hanno in mano il futuro del pianeta.
E giovane è anche il regista, il 31enne attivista politico Saul Alvidrez, che ha riunito i due pesi massimi del progressismo mondiale che, accompagnati dalle rispettive mogli, si sono ritrovati a casa dell’ex presidente dell’Uruguay a Montevideo, per chiacchierare senza freni per un intero fine settimana.
La lavorazione di “Chomsky & Mujica, un incontro senza precedenti”, è stata conclusa a dicembre con la chiusura della campagna Kickstarter per la post produzione del documentario e, a fronte dei circa 19mila dollari richiesti, ne hanno ricevuti quasi 60mila. La messa in onda è stata rinviata a causa della pandemia, ma ora è quasi tutto pronto per gustare il racconto di due vite leggendarie, di due dei più grandi uomini che il ‘900 ci ha regalato.
Il regista, che li chiama rispettivamente “il saggio uomo del nord” e “il saggio uomo del sud”, ha sottolineato in un’intervista al Morning Star che “Noi millennial siamo gli spettatori dell’apocalisse. La nostra civiltà è insostenibile dal punto di vista ecologico, politico, sociale ed economico. Ecco perché ho voluto riunire questi due così che potessero condividere le loro conoscenze con l’umanità. Ma soprattutto alle giovani generazioni, perché credo che siamo l’ultima possibilità di fare qualcosa in proposito. Il film ha molti punti specifici, ma il messaggio più importante è che dobbiamo capire che la cultura neoliberalista o capitalista in cui viviamo oggi è una cultura individualista e competitiva, antisociale e assolutamente insostenibile. Quello che dobbiamo fare è sviluppare una nuova cultura collaborativa che sia l’antitesi di questa.
Perché loro due?
Noam Chomsky: Secondo il New York Times, “giudicato in termini di potenza, portata, novità e influenza del suo pensiero, Noam Chomsky è probabilmente l’intellettuale più importante oggi vivente”. Comunemente noto come “il padre della linguistica moderna” (un campo di studio che ha rivoluzionato quando aveva appena 29 anni), Chomsky è un linguista americano, filosofo, scienziato cognitivo, storico, critico sociale e uno dei più iconici attivisti politici del nostro tempo. Per molti decenni è stato una figura di spicco nell’analisi politica, nella filosofia analitica, ed è anche uno dei fondatori della scienza cognitiva. Professore emerito del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e professore laureato dell’Università dell’Arizona (UA), Chomsky è autore di oltre 100 libri e probabilmente il più famoso dissidente politico americano.
José “Pepe” Mujica: Con una biografia che potremmo anche definire leggendaria, è un altro personaggio iper-distruttivo e straordinario. José Mujica ha fatto parte della guerriglia “Tupamaros”, ai tempi della dura dittatura uruguaiana. Ha trascorso quasi 15 anni imprigionato in condizioni disumane, vicino alla morte e alla follia per i terribili anni in totale isolamento. Ha ricevuto diverse pallottole ed è riuscito a fuggire di prigione un paio di volte, ma quando è stato finalmente rilasciato, ha lottato di nuovo per molti anni ed è diventato presidente dell’Uruguay. Come presidente, ha sorpreso il mondo intero dimostrando che la politica può essere fatta in modo diverso. Il suo atteggiamento sincero e congruente, i suoi discorsi profondi e potenti, insieme al suo stile di vita austero gli valsero alcuni soprannomi famosi come “Il presidente più povero del mondo” e “Il saggio del sud”. Ma, in generale, la maggior parte della gente lo conosce come “El Pepe”, e oggi è molto difficile immaginare un politico più amato in vita di Pepe Mujica.