Chiudiamo in bellezza

Strain: Pantroyer, Mextiza, Dertoyer, Amnesia Bilbo X Chocotonic, Blue Cheese
Breeder/Seed Bank: Sgapetti-BlueHazy, Big Buddha.
Un saluto a tutti gli amici coltivatori! Il ciclo che ho deciso di condividere è un po’ particolare, si tratta dell’ultimo ciclo indoor prima dell’aumento delle temperature e della pausa estiva che mi ha obbligato a sospendere la coltivazione indoor almeno fino a settembre. Trattandosi dell’ultimo raccolto stagionale ho deciso di concentrarmi maggiormente sulla qualità genetica utilizzando principalmente semi regolari e cloni, in modo da avere poi una buona selezione di fenotipi da provare quando le temperature lo consentiranno nuovamente.

SETUP
Growbox: DR 100x100x200
Estrattore: VKR 460 m³/h
Illuminazione: HPS Green Power Philips 400W
Terra: Vigorplant Terriccio CinqueStelle con humus, perlite, micorrize e melassa nera
Vasi: 7 litri
Fertilizzante: Top Grower linea completa
Ozonizzatore, umidificatore, ventilatori e misuratori vari
STRAIN
Questo ciclo è stato abbastanza variegato, grazie anche a un breeder che mi ha gentilmente donato alcuni suoi strains da provare. I cloni erano tutti talee di piante già testate a lungo (Juanita la lacrimosa X Dancehall), con i tipici aromi citrici ed intensi.
La Blue Cheese era un seme femminilizzato della Big Buddha, non l’avevo mai coltivata ed è stata una sorpresa, un po’ come l’incrocio di Amnesia Bilbo X Chocotonic F1.
La Pantroyer era invece un incrocio di femmina Panama1# con maschio Destroyer1# F1, una pianta molto bella e compatta che assomiglia molto alla madre Panama; ha una fioritura abbastanza lunga di circa 12 settimane ma si tratta di una pianta che sviluppa un odore e un sapore davvero molto intensi.
Le Mextiza erano piante F2 (Mextiza X Mextiza) regolari i cui parenti avevano sviluppato i fenotipi dominanti Oaxacan79; piante dalla crescita molto uniforme e dalla maturazione abbastanza rapida, con circa 8 settimane di fioritura.

Dalle Destroyer, sempre F2 (Destroyer Freaky Thai3# X Destroyer 1#), mi aspettavo invece la comparsa di fenotipi leggermente diversi tra loro, ma la speranza era di trovarne almeno un paio con il fenotipo dominante Freaky Thai. Per il resto si tratta di uno strain 100% Destroyer, con una fioritura abbastanza lunga da 12-14 settimane che però è compensata da fiori sorprendenti.
CRESCITA E FIORITURA
A causa di alcuni problemi di sicurezza, ho dovuto smontare prematuramente la zona di crescita vegetativa, forzando tutte le piante a fioritura anticipata nella stessa zona. Insieme ad una madre in fioritura avanzata ho dovuto mettere una parte delle talee, mentre le altre le ho introdotte un paio di settimane dopo, contemporaneamente alle piante da seme. Si è trattato di una soluzione un po’ caotica ma necessaria.
A circa dieci giorni dal cambio di fotoperiodo ho iniziato a notare la comparsa dei prefiori maschili su una delle Mextiza che ho quindi eliminato immediatamente, ho avuto un dubbio anche su un’altra Mextiza che aveva mostrato alcuni segni di ermafroditismo tra i fiori, ma ho deciso di lasciarla ancora nel growbox per assicurarmi che non si trattasse solo di un leggero stress isolato. Con una temperatura di 26°C e il 40% di umidità, ho deciso di sfoltire un po’ le piante per aiutare la circolazione dell’aria. Durante un paio di giorni ho anche sostituito la fertirrigazione con sola acqua per rimediare ad un leggero eccesso di fertilizzanti che aveva iniziato a manifestarsi sulle foglie più giovani.
Dopo una settimana la fioritura ha continuato a procedere bene, l’unico problema l’ho avuto con un’infestazione di afidi con cui ho dovuto convivere pur tenendola sotto controllo. Le temperature nel frattempo sono salite di qualche grado, con la minima a 21° e la massima a 27°C e un’umidità media del 45%.
Come sospettavo, la pianta su cui avevo dubbi di ermafroditismo alla fine si è rivelata una normale femmina che aveva mostrato solamente i segni di un leggero stress, quindi ho fatto bene a non eliminarla subito insieme al maschio.

Le talee hanno risposto tutte bene anche se, a causa della carenza di spazio nella zona di fioritura, alcune le ho dovute ospitare in vasi piccolissimi rispetto alle sorelle (escluderle dalla fioritura -sacrificandole- sarebbe stato un peccato). La previsione era di concludere la fioritura delle talee e della Blue Cheese in maggio, per poi proseguire con la fioritura delle sative fino a giugno in modo da coprire il mio fabbisogno fino a settembre.
A distanza di due settimane ho ridotto il fotoperiodo passando dall’abituale 12/12 a 11/13, lasciando quindi 13 ore di buio per accelerare la maturazione delle sative più lente, che nel frattempo hanno raggiunto rapidamente i 180cm d’altezza in vasi da 7 litri, non oso immaginare quanto potrebbero crescere in un campo.
La temperatura e l’umidità nella zona di coltivazione fortunatamente si sono mantenute stabili anche durante la primavera inoltrata, stabilizzandosi sui 27°C e al 45-55% di umidità. Le prime talee hanno finito la fioritura in aprile dopo due settimane di irrigazione a sola acqua per eliminare i residui, mentre le altre hanno proseguito fino a maggio-giugno insieme alle sative.
L’unico problema in questa fase sono stati gli afidi a cui avevo già accennato. Utilizzando una manciata di stallatico su alcune piante ho involontariamente introdotto le uova nel growbox, ritrovandomi un’infestazione che ha succhiato parecchia clorofilla alle piante facendo necrotizzare alcune foglie. Fortunatamente sono riuscito a controllare per tempo la loro diffusione impedendogli di arrivare alle cime, comunque alla fine del ciclo ho lavato bene tutta la zona di coltivazione e i vasi con candeggina per sterminare fino all’ultimo uovo. Personalmente non utilizzerò mai più stallatico indoor.
TAGLIO
Dopo un mese, circa a metà maggio, ho proceduto con i tagli delle prime talee, della Pantroyer e della Blue Cheese, lasciando a maturare gli altri cloni, la Mextiza e la Destroyer che invece sono state tagliate all’inizio di giugno e messe a seccare nella rete. La quantità totale di fiori raccolti è stata nella norma e ha seguito le previsioni, sono rimasto molto soddisfatto dal risultato della Pantroyer, della Mextiza e dalla Destroyer fenotipo Freaky Thai.
La Mextiza si è confermata una sativa molto gustosa caratterizzata da note di caffè e agrumi; non conosco la percentuale di THC ma l’effetto è veramente potente (ti stacca la testa e se la porta in giro). La Freaky Thai invece ha sviluppato un aroma pungente a metà strada tra il pino e il limone, effetto da sativa classico con trip introspettivo. La Pantroyer, sempre sativa, ha invece rivelato un aroma più complesso, sempre caratterizzato dalla tendenza citrica ma con un profumo maggiore, più simile al pompelmo misto sandalo. L’effetto inizialmente è totalmente mentale, per poi spostarsi sul rilassamento fisico.

Le altre le proverò in questi giorni e durante il corso dell’estate, ma conoscendo le genetiche mi aspetto comunque delle buonissime piante. Nel frattempo saluto i coltivatori del forum e colgo l’occasione per ringraziare Sgapetti di ICMag per avermi concesso l’onore e il piacere di provare i suoi strain.
-Ubaccu-