Chi è il Best Rapper Alive? (1979 – 2013)
Chi ascolta rap — precisiamo, chi ha la passione ed è informato su questa cultura – tende a discutere spesso con altri ascoltatori del genere. I dibattiti si accendono soprattutto in occasione della scelta del rapper preferito. Il rapper preferito è di solito una scelta personale, che ovviamente otterrà tutte le difese soggettive possibili da parte dei suoi fans più accaniti.
La discussione su chi sia il migliore è sempre interessante, ma l’ambito titolo di GOAT (Greatest of All Time) all’interno del panorama Hip Hop mondiale è ancora vacante. Questa gara si gioca tra i prescelti, nessuna nuova leva è ammessa alla partita. Una competizione riservata agli artisti di catalogo, artisti che hanno rivalutato la cultura in maniera irreversibile la cui musica è permeata, risuonata e risuonerà per lungo tempo. E’ la Hall of Fame del rap, che esiste però solamente all’interno delle conversazioni e dei confronti che noi fan sfegatati facciamo.
C’è però una questione forse più semplice, che è quella che riguarda il periodo breve e che accantona per un momento quella utopica del titolo di campione assoluto della storia. E’ la questione che riguarda il Best Rapper Alive. Essere il BRA è come essere MVP (Most Valuable Player) alla fine del match, visto che si tratta solamente di dare un’occhiata agli artisti attivi e scegliere un vincitore. Diventa quindi possibile dichiarare il Best Rapper Alive del 2013 senza dover considerare le decadi precedenti, lo stesso motivo per cui potete dire che LeBron è l’MVP dell’anno anche se non avete mai visto giocare Jerry West.
Essere il BRA non significa essere il migliore o il rapper che ha avuto maggiore successo, ma semplicemente essere il migliore in un momento particolare. The Best Rapper Alive is a feeling in the moment. Come abbiamo già detto a partire ancora dai primi giorni di vita dell’Hip Hop i dibattiti al riguardo sono stati tanti, tantissimi e non sono mai stati catalogati – ci ha pensato allora il sito americano Complex, che ha stilato la classifica The Best Rapper Alive, Every Year Since 1979, una chart che ripercorre ogni anno (dal 1979 al 2013) e presenta il rapper che più degli altri ha stupito e ammaliato le folle in quel preciso periodo.
Noi di Myhiphop abbiamo deciso di riproporvi la classifica generale con la precisazione che riguarda il prodotto musicale per cui questi rapper sono stati scelti da Complex.com. Check it out!
1979: Grandmaster Caz
Il primo a rappare e a fare il Dj contemporaneamente, testo usato poi per “Rappers Delight”
1980: Kurtis Blow “The Breaks”
1981: Kool Moe Dee “Bodied Busy Bee” alla Harlem World Christmas Rappers’ Convention
1982: Melle Mel “The Message”
1983: Run Dmc singoli “It’s Like That / Sucker MCs”
1984: Run Dmc “Run-DMC”
1985: LL Cool J “Radio”
1986: KRS-One “South Bronx”
1987: Rakim “Paid In Full”
1988: Slick Rick “The Great Adventures of Slick Rick”
1989: Big Daddy Kane “It’s A Big Daddy Thing”
1990: Ice Cube “AmeriKKKa’s Most Wanted”
1991: Q-Tip “The Low End Theory”, “Groove Is In The Heart,” “Don’t Curse,” “A Roller Skating Jam Named “Saturdays,” “Come on Down”
1992: Redman “Whut? Thee Album”, “Headbanger”
1993: Snoop Doggy Dogg “Doggystyle” e guest in “The Chronic”
1994: Nas “Illmatic”
1995: The Notorious B.I.G. (1994) “Ready To Die” “One More Chance (Remix)”, “Who Shot Ya?”
1996: 2Pac “All Eyez on Me”, “The Don Killuminati: The 7 Day Theory” e l’epico dissing “Hit ‘Em Up.”
1997: The Notorious B.I.G. “Life After Death”, le track “Hypnotize” and “Mo Money Mo Problems,” featuring in “Been Around the World,” “It’s All About the Benjamins,” e “Victory”
1998: DMX “It’s Dark And Hell Is Hot”, “Flesh of My Flesh, Blood of my Blood”, collaborazioni in “Money, Cash, Hoes” e “Money, Power, Respect.”
1999: Jay-Z (1998) “Vol. 2… Hard Knock Life”, “Vol. 3… Life and Times of S. Carter”, guest in “Heartbreaker” e”Lobster & Scrimp.”
2000: Eminem “The Marshall Mathers LP”, featuring in “Forgot About Dre” e “Don’t Approach Me,” 3 classic singles con “Real Slim Shady,” “The Way I Am,” e “Stan”
2001: Jay-Z (2000) “The Dynasty: Roc La Familia”, “The Blueprint”, “Jay-Z: Unplugged” guest in “Do My” e “Fiesta (Remix),” la faida con Nas.
2002: Eminem “The Eminem Show”, “8 Mile Soundtrack”, 3 Top 5 hits e l’album più venduto dell’anno tra tutti I generi musicali..
2003: 50 Cent “Get Rich or Die Tryin’”, hits come “In Da Club” e “21 Questions,” featuring in “Magic Stick,” “We All Die One Day,” e “The Realest Killaz,”
2004: T.I. “Urban Legend”, “Down With The King”, guest in “Soldier”, “Goodies (Remix)” e “Stomp,”
2005: Young Jeezy “Let’s Get It: Thug Motivation 101”, “Trap or Die”, “Boyz n da Hood”
2006: Lil Wayne (2005) “Tha Carter II”, “Like Father, Like Son”, “Dedication 2”, serie di featuring in “Gimmie That,” “Make It Rain,” “You,” e “We Takin’ Over.”
2007: Kanye West “Graduation”, rilascia vere e proprie bombe come “Can’t Tell Me Nothing,” “Stronger,” “Good Life,” and “Homecoming”
2008: Lil Wayne “Tha Carter III”, “Dedication 3”.
2009: Jay-Z “The Blueprint III”
2010: Kanye West “My Beautiful Dark Twisted Fantasy”, “G.O.O.D. Fridays series”, guest in “Live Fast, Die Young,” “Deuces Remix,” e “Start It Up.”
2011: Drake “Take Care”, hit come “Club Paradise” e “Dreams Money Can Buy,” guest in “I’m On One,” “Tony Montana (Remix),” e “Round of Applause.”
2012: Drake sull’onda di “Take Care”, serie di featuring: “Stay Schemin’,” “No Lie,” “Amen,” “Pop That,” “Fuckin’ Problems.”
2013: Kendrick Lamar In seguito a “good kid, m.A.A.d city”, guest in tracce di A$AP Rocky, Emeli Sandé, Young Jeezy, e Jay-Z che scrive una strofa per il remix di “Bitch Don’t Kill My Vibe”