Cessione di semi di cannabis: assolto dopo sette anni di processi
L’odissea giudiziaria di Luca Marola, attivista antiproibizionista e titolare del grow shop Canapaio Ducale di Parma, era cominciata il 13 novembre 2008, quando insieme ad altri 70 commercianti, subì un’operazione di polizia culminata in sequestri e arresti in tutta Italia.
Ieri, ad ormai sette anni di distanza, la Terza Sezione Penale della Corte di Appello di Bologna lo ha finalmente assolto dall’accusa di istigazione all’uso di sostanze stupefacenti.
NEL 2010 VENNE CONDANNATO A SEI MESI. Tra gli oltre 70 commercianti imputati, Luca Marola era rimasto l’ultimo imputato che avesse ancora aperta la propria posizione processuale, dopo aver fatto appello contro la sentenza del giudice Pietro Rogato del tribunale di Parma che nel gennaio 2010 lo aveva condannato a sei mesi di carcere. Tutti gli altri indagati erano già stati assolti o avevano ottenuto l’archiviazione. La sentenza della Corte d’Appello di Bologna pone finalmente fine alla vicenda, sancendo una volta per tutte che la vendita di semi non può essere considerata un’istigazione all’uso o alla produzione di sostanze stupefacenti in base all’articolo 82 del dpr 309/90.
IL COMMENTO DELL’AVVOCATO ZAINA. L’avvocato difensore di Luca Marola, Carlo Alberto Zaina, ha così commentato la sentenza sul proprio profilo facebook: “Ho assistito e sono stato al fianco, sin dalla genesi della vicenda, di Luca Marola, che era uno dei 12 dodici indagati che ho assistito e che sono stati tutti assolti, condividendone la sorte processuale. Egli è conosciuto come un noto attivista antiproibizionista che, negli anni, ha sempre operato con onestà intellettuale, correttezza e trasparenza (con importanti collaborazioni anche con enti pubblici territoriali) e che ha sofferto per quasi sette anni per la pendenza di un procedimento penale. Si tratta di una sentenza che segna la fine di una vicenda cominciata con il famoso blitz del 13 novembre 2008 da parte della Procura di Ferrara e che, nel tempo si è rivelata del tutto improduttiva di effetti”.