La cellulosa di canapa per i tessuti (sostenibili) del futuro
Partire dalla cellulosa di canapa per produrre il lyocell: una fibra artificiale alla base di una vasta gamma di tessuti
«Fibre ecosostenibili che possono essere utilizzate per tutto, dal filo interdentale all’abbigliamento da lavoro». È questo l’obiettivo dei ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, che stanno testando i tessuti del futuro partendo dalla cellulosa di canapa.
In particolare, «Il nuovo progetto esplora il modo più efficiente di elaborare e produrre fibre specializzate da cellulosa, un composto costituito da molecole di zucchero collegate e presenti in tutte le piante» ha confermato Patricia Dolez, scienziata tessile della Facoltà di Scienze Agrarie, della Vita e Ambientali dell’Università.
Un lavoro sì ambizioso, come raccontato da Canapaindustriale.it, ma che apporterà enormi benefici all’ambiente, all’economia e al settore manifatturiero tessile canadese. Lo scopo infatti, è quello di «rafforzare la bioeconomia del Canada creando fibre fatte in Canada utilizzando fonti locali di cellulosa in un processo ecocompatibile».
LYOCELL: LA FIBRA ADATTABILE PRODOTTA CON LA CANAPA
Se fonti tradizionali come gli alberi di eucalipto e le piante di bambù non crescono in Canada, la canapa si conferma la fonte locale di cellulosa ideale per la produzione del lyocell: la fibra artificiale che può essere trasformata in tessuti dagli infiniti utilizzi.
Questa pianta infatti, «può crescere fino a 20 piedi di altezza, il che significa più materia prima con cui lavorare. C’è molta biomassa da questa coltura».
E come spiegato dalla Dolez, il lavoro si sta svolgendo in due fasi. La prima in particolare volta ad «ottimizzare la selezione di diversi tipi di canapa, per ottenere le migliori prestazioni in qualità come la resistenza».
Fatto ciò, i ricercatori stanno combinando altri ingredienti alla cellulosa per modificare la fibra. Il motivo? Garantire la massima integrità in condizioni umide o asciutte e sia resistente al fuoco, ai raggi UV e al restringimento.
«La canapa è una buona opportunità perché può crescere quasi ovunque nel mondo», ha dichiarato entusiasta Lelia Lawson, dottoranda in ecologia umana che lavora al progetto.
Infatti, grazie al metodo sviluppato per ottenere la fibra di lyocell dalla cellulosa di polpa di legno, gli scienziati possono procedere con nuove sperimentazioni sfruttando altre materie prime, tra cui in primis la canapa.
«Una volta che saremo in grado di applicare questa tecnologia, potremmo avere un forte boom per i potenziali utenti finali, non solo per i tessuti, ma per tutto, dai biocarburanti alla scienza alimentare», ha concluso la Lawson.