CBD senza prescrizione medica: la via del Canada
Il Paese sta valutando di inserirlo nei Natural Health Product come vitamine e minerali
Il nuovo approccio del Canada per il CBD prevede la libera vendita senza prescrizione medica, caldeggiata da Health Canada, l’equivalente del nostro ministero della Salute.
Mentre in Italia siamo in attesa della sentenza definitiva del Tar, vista la volontà del governo Meloni e del ministero della Salute guidato da Orazio Schillaci di volerlo inserire tra gli stupefacenti nonostante la contrarietà dell’Oms e una sentenza della Corte di giustizia europea che vieta di farlo, le autorità canadesi scelgono la strada opposta.
Nonostante il Canada abbia già legalizzato la vendita di cannabis per adulti, mettendo dunque a disposizione infiorescenze e prodotti e contengono anche CBD, il cannabinoide dal 2018 era stato inserito nella Prescription Drug List (PDL), la lista dei farmaci stupefacenti.

CBD IN LIBERA VENDITA COME PRODOTTO NATURALE PER LA SALUTE
Nei giorni scorsi Health Canada ha così formulato la propria proposta per risolvere il paradosso, per integrare il CBD nei cosiddetti Natural Health Product (NHP), la normativa che regola le sostanze presenti in natura utilizzate per ripristinare o mantenere una buona salute come vitamine, minerali, probiotici e rimedi erboristici.
La decisione finale è prevista per il 5 giugno partendo dal fatto che, come raccontato da Stratcann, il Comitato consultivo scientifico sui prodotti per la salute contenenti cannabis (SAC-HPCC), istituito da Health Canada nel 2018, aveva precedentemente stabilito che basse dosi di CBD (fino a 200 mg al giorno per un massimo di 30 giorni) sono generalmente sicure per gli adulti sani.
Se consentito, i prodotti naturali per la salute contenenti CBD non potrebbero contenere più di 10 parti per milione (ppm) di THC e sarebbero tenuti a sottoporsi a una valutazione completa di sicurezza ed efficacia, inclusi studi clinici di fase 3.