CBD e Novel Food: l’EFSA rimanda la decisione
EFSA: non ci sarebbero abbastanza studi per garantire la sicurezza dei nuovi alimenti contenenti CBD
Un recente documento dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) rischia di mettere in crisi l’intera filiera europea di prodotti alimentari contenenti cannabidiolo (CBD): secondo l’ente non ci sarebbero abbastanza studi per poter escludere effetti indesiderati sulla salute umana del composto chimico della cannabis e inserire gli alimenti a base di CBD nella lista dei Novel Food.
Ma vediamo di capire cos’è successo. Sono numerosi i prodotti alimentari che contengono il CBD: caramelle, biscotti, tisane, farine, pasta, e la lista potrebbe continuare a lungo; per questa ragione, recentemente l’attenzione da parte degli apparati regolatori si è spostata sulla possibilità di normare l’uso alimentare di questo composto.
SENTENZA COMMISSIONE UE: IL CBD È UN ALIMENTO SE…
Con una sentenza del novembre 2020 la Commissione Europea ha stabilito che il cannabidiolo puro possa essere qualificato come alimento, purché soddisfi le condizioni previste dalla legislazione UE sui nuovi alimenti o Novel Food, e che i prodotti con meno dello 0,2% di Thc, non debbano essere sottoposti a controllo internazionale.
È infatti questa la prassi per tutti gli alimenti di cui non è dimostrato un significativo consumo umano prima del 15 maggio 1997, quindi anche il CBD deve essere classificato come Novel Food e per la sua immissione sul mercato europeo servirebbe l’approvazione dell’EFSA.
EFSA SU NOVEL FOOD CON CBD
Nel corso degli studi condotti in laboratorio, il gruppo di esperti su nutrizione, nuovi alimenti e allergeni alimentari dell’EFSA, avrebbe identificato alcuni rischi potenziali di tossicità legati all’assunzione di CBD e suoi possibili effetti negativi su fegato, tratto gastrointestinale, equilibrio endocrino, sistema nervoso e funzioni riproduttive negli animali.
Per questa ragione, in assenza di dati sufficienti relativi all’utilizzo del cannabidiolo negli esseri umani, ha concluso che attualmente la sicurezza del CBD come alimento non possa essere stabilita in maniera definitiva.
L’Autorità europea sul cibo ha infatti dichiarato che mentre nell’uso terapeutico gli eventuali effetti avversi sono tollerati, se il beneficio supera l’effetto negativo, questo non è accettabile quando si considera lo stesso principio attivo come alimento. Per ottenere il via libera sui prodotti alimentari a base di CBD serviranno ora altri studi e una maggiore quantità di dati.
FAQ DELLA SESSIONE INFORMATIVA DELL’EFSA
Per ottenere risposte sulle possibili domande che a questo punto sorgono spontanee prendiamo in esame alcuni dei punti salienti contenuti nel documento “domande frequenti” diffuso a seguito della sessione informativa dell’EFSA del 28 giugno, u.s. (con traduzione verso l’italiano ad opera dell’autrice dell’articolo).
Qual è il periodo di tempo previsto per le valutazioni del rischio dell’EFSA?
Il gruppo di scienziati esperti dell’EFSA sulla nutrizione, i nuovi alimenti e gli allergeni alimentari (NDA) dovrebbe finalizzare le proprie valutazioni del rischio entro nove mesi dalla data di ricezione di una domanda valida per nuovi prodotti alimentari da parte della Commissione Europea […].
Che tipo di dati tossicologici considera l’EFSA?
In conformità con la Guidance on Novel Foods, l’EFSA considera i dati tossicologici forniti da
ciascun candidato e i dati disponibili nella letteratura sottoposta a revisione paritaria.
L’EFSA considera rilevanti i dati su Epidyolex®? Epidyolex® è un medicinale […] con CBD come principio attivo che viene utilizzato nel trattamento di rari tipi di epilessia. […] Gli effetti avversi sono tollerati per i farmaci per i quali i benefici superano i rischi, mentre un alimento deve essere sicuro nella popolazione generale sana in base agli usi e ai livelli di utilizzo proposto dai ricorrenti.
Perché la Food Standards Agency (FSA) del Regno Unito ha proposto un limite per uso umano adulto superiore a 70 mg di CBD al giorno per gli alimenti e perché l’EFSA non utilizza questo valore?
La Food Standards Agency del Regno Unito ha raccomandato che gli adulti sani non consumassero più di 70 mg di CBD al giorno sulla base di un documento di sintesi del Committee on Toxicity (COT). In ogni caso, il documento di sintesi di COT riconosce che i dati disponibili sono insufficienti […]. Finora lo standard di sicurezza richiesto non può essere derivato dai dati disponibili.
Quando sarà disponibile la revisione della letteratura dell’EFSA sugli studi sull’uomo sul CBD?
L’EFSA prevede di pubblicare la sua revisione sistematica degli studi sul CBD sull’uomo entro la fine del 2022.