CBD fuori dalla tabella dei farmaci, per ora
L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha comunicato che «in base alle informazioni attuali un inserimento del CBD nelle tabelle internazionali dei farmaci psicotropi e narcotici non sarebbe giustificato». La decisione è stata presa dal comitato di esperti (ECDD) che si erano ritrovati per il 39esimo meeting sulle dipendenze a Ginevra lo scorso novembre, con il fine di riesaminare per il loro potenziale di dipendenza, abuso e danno alla salute.
Secondo la revisione iniziale degli esperti: «Recenti prove di studi scientifici su animali ed esseri umani hanno dimostrato che il suo utilizzo potrebbe avere valore terapeutico per le convulsioni causate dall’epilessia e da condizioni correlate. Gli studi attuali mostrano anche che il cannabidiolo non è da considerarsi una sostanza d’abuso e che non crea dipendenza». L’OMS ha spiegato che la revisione completa del CBD e delle sue preparazioni è stata rimandata al maggio 2018, quando al comitato sarà sottoposta una revisione sulla cannabis ed le sostanze correlate.