Il CBD e il suo “effetto antivirale ad alto spettro”
Per un gruppo di ricercatori argentini l'effetto antivirale del CBD lo caratterizza come alternativa in situazioni di emergenza durante le epidemia virali
“Il CBD inibisce virus strutturalmente dissimili, suggerendo che questo fitochimico ha un effetto antivirale ad ampio spettro, rappresentando una valida alternativa in situazioni di emergenza durante epidemie virali, come quella causata dalla sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 nel 2020“.
E’ una delle conclusioni alla quale sono giunti i ricercatori argentini dell’Università di Buenos Aires, dell’Università Nazionale di San Martìn, dall’Università nazionale di Mar del Plata, e del Consiglio nazionale di investigazione scientifica e tecnica in uno studio scientifico effettuato su cellule e pubblicato su Cannabis and Cannabinoid Research.
L’obiettivo era quello di esplorare l’attività antivirale in vitro del CBD contro il virus Zika, espandendosi anche ad altri virus.
L’ATTIVITÀ ANTIVIRALE DEL CBD
Secondo i risultati il CBD ha mostrato una potente attività antivirale contro tutti i virus testati in diverse linee cellulari con valori di concentrazione massima efficace dimezzati.
Nello studio scientifico i ricercatori fanno notare che “uno studio recente ha dimostrato che la somministrazione di CBD ha ridotto il livello di citochine proinfiammatorie (ad esempio IL-6, IFN-γ) e miglioramento dei sintomi clinici della sindrome da distress respiratorio acuto in un modello murino”.
Secondo i ricercatori il meccanismo di azione del CBD potrebbe essere quello di “interferire con le prime interazioni tra il virione e la cellula ospite. Tuttavia, i nostri risultati hanno anche rivelato che gli stadi virali intermedi come la traduzione delle proteine sono significativamente influenzati”.
Nelle conclusioni gli autori specificano che: “Diamo speranza all’uso del CBD dimostrando l’efficacia in vitro del CBD come molecola antivirale ad ampio spettro che può essere utilizzata contro virus diversi. Tuttavia, sono necessari studi futuri per confermare questa prova di principio del CBD come antivirale nei modelli animali”.