Nella letteratura scientifica tre peccati capitali – fabbricazione di dati ed esperimenti, loro falsificazione e plagio – sono talmente diffusi da destare seria preoccupazione riguardo all’affidabilità di ciò che crediamo di sapere. A questi si aggiunge spesso una comunicazione che distorce i risultati ottenuti, volta a ottenere vantaggi o a influenzare il pubblico.
Enrico Bucci lo denuncia apertamente in questo libro pubblicato da Add Editore mentre, colpiti da un nuovo coronavirus, ci siamo rivolti tutti alla comunità scientifica per avere indicazioni affidabili. Come sappiamo, le risposte date dalla comunità scientifica non si sono fatte attendere: sotto la pressione dell’urgenza pubblica, sono state pubblicate decine di migliaia di articoli scientifici, riducendo i tempi di revisione all’osso, e contemporaneamente sono stati prodotti ancor più documenti provvisori, non ancora revisionati e quindi potenzialmente erronei spesso in contrasto tra loro che hanno ingigantito il caos, anche sotto la spinta opportunistica dei media tradizionali che ne hanno ricavato audience.
“Cattivi scienziati” aiuta a capire i meccanismi che sottendono alle pubblicazioni scientifiche, fornendo una guida a chi vuole davvero capirci qualcosa.
