Carta di canapa italiana: “Nel 2018 avvieremo un impianto pilota a Fabriano”
Sandro Tiberi, tra gli ultimi maestri artigiani nell’arte della creazione artigianale della carta, guarda alla canapa come nuova possibilità per un’economia in sintonia con l’ambiente. Il punto di partenza è Fabriano, dove Tiberi lavora portando avanti una tradizione iniziata in città nel 1264, e luogo simbolo da cui può ripartire una produzione utilizzando canapa italiana.
Secondo i rapporti del Nova Institute prima della riscoperta della canapa industriale negli anni ’90, la fibra di canapa in Europa era usata al 95% per produrre polpa; nel 2014 la percentuale è scesa al 57% con la maggior parte delle produzioni in Francia. In Francia ad esempio, prima dell’avvento dell’euro, la carta di canapa era usata per creare le banconote e tipi di carta speciale.
“Io non fabbrico carta, plasmo desideri. A materie pregiate aggiungo passione ed amore. E accade un’alchimia: materiale ed immateriale si fondono. Non è carta, è la sostanza del sogno”, spiega l’artigiano, che ci ha raccontato che nel 2018 avvierà un impianto pilota per la produzione di cellulosa.
E noi speriamo che il sogno di avere finalmente una produzione a base di canapa made in Italy, possa finalmente diventare realtà.