Cronache da dietro il cancello

Carcere: quando il lavoro è un privilegio

img1

In galera i detenuti lavorano; non tutti di solito si tratta di una stretta minoranza a rotazione. Iniziamo da un elenco: lavorante di cucina, MOF (servizio di piccola manutenzione interna), scopino, bibliotecario, portavitto e scrivano.

Questi sono i principali lavori che l’amministrazione penitenziaria permette di svolgere all’interno delle carceri avvalendosi della prestazione d’opera dei reclusi. Non ho idea di quanto sia l’attuale paga, comunque molto, molto, molto inferiore a quelle, già miserabili, che si percepiscono all’esterno.

Tuttavia, poiché la maggior parte di quelli che ci finiscono e soprattutto che ci restano sono poveri, il poter contare su 100 euro fa la differenza, oltre che permettere di impiegare il tempo in modo più umano che restare in un’inedia che spesso affoga nelle benzodiazepine.

Se tutti i “lavoranti” che prestano opera nelle carceri smettessero di svolgere il loro compito, tutti assieme ed in tutte le galere, il sistema imploderebbe. Ovviamente non succederà, perché nessuno è disposto a rinunciare alla propria misera condizione di “privilegiato”, perché quando si è tenuti sotto ricatti vitali non ci è permesso scegliere, ma questo vale anche fuori e per un numero sempre maggiore di persone.

Il progetto del carcere globale senza sbarre è ormai una realtà, una società che scarica anche le proprie responsabilità di tutela nei confronti dei propri membri grazie alla sempre maggiore domanda di un posto da schiavo, a fronte di una produzione stabile perché governata a monte.
Nessuno più sfugge e se lo fa è solo una questione di tempo.



grafica pubblicitaria sponsor canapashop

SOSTIENI LA NOSTRA INDIPENDENZA GIORNALISTICA
Onestà intellettuale e indipendenza sono da sempre i punti chiave che caratterizzano il nostro modo di fare informazione (o spesso, contro-informazione). In un'epoca in cui i mass media sono spesso zerbini e megafoni di multinazionali e partiti politici, noi andiamo controcorrente, raccontando in maniera diretta, senza filtri né censure, il mondo che viviamo. Abbiamo sempre evitato titoli clickbait e sensazionalistici, così come la strumentalizzazione delle notizie. Viceversa, in questi anni abbiamo smontato decine di bufale e fake-news contro la cannabis, diffuse da tutti i principali quotidiani e siti web nazionali. Promuoviamo stili di vita sani ed eco-sostenibili, così come la salvaguardia dell'ambiente e di tutte le creature che lo popolano (e non solo a parole: la nostra rivista è stampata su una speciale carta ecologica grazie alla quale risparmiamo preziose risorse naturali). ORA ABBIAMO BISOGNO DI TE, per continuare a svolgere il nostro lavoro con serietà ed autonomia: ogni notizia che pubblichiamo è verificata con attenzione, ogni articolo di approfondimento, è scritto con cura e passione. Questo vogliamo continuare a fare, per offrirti sempre contenuti validi e punti di vista alternativi al pensiero unico che il sistema cerca di imporre. Ogni contributo, anche il più piccolo, per noi è prezioso. Grazie e buona lettura. CONTRIBUISCI.
grafica pubblicitaria sponsor plagron

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio