Fratelli d’Italia vuole il carcere per i consumatori di cannabis?
Nuovo tentativo di Fratelli d'Italia di eliminare la lieve entità, e cioè il principio giuridico che ad oggi dovrebbe tenere fuori dal carcere i semplici consumatori
Eliminare l’attenuante della lieve entità in tutti i casi in cui ci sia un passaggio di denaro: è stato il tentativo di Fratelli d’Italia di inasprire la legge sugli stupefacenti.
Il governo ha prima dato parere favorevole per poi fare un passo indietro quando sono esplose le proteste, presentando un emendamento che mantiene l’attenuante e che però aumenta la pena minima da 6 mesi a 18 proprio per i fatti di lieve entità.
TOGLIERE LA LIEVE ENTITÀ SIGNIFICA IL CARCERE ANCHE PER I CONSUMATORI
Il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Alfredo Bazoli aveva sottolineato che: “Così si mettono sullo stesso piano Pablo Escobar e lo studente che rivende una canna al compagno. Salta il principio di proporzionalità, ed è palesemente incostituzionale. Oltretutto finiamo per riempire le carceri italiane di studenti un po’ incauti”. Anche Riccardo Magi, segretario di +Europa ha parlato di “follia giuridica”.
“Serve che i politici contrari a questa visione vadano al muro contro muro e facciano delle proposte alternative, perché le dichiarazioni, spesso d circostanza per tenere buoni i propri elettori, non bastano più”, sottolinea l’avvocato Carlo Alberto Zaina.
“Hanno alzato la pena a cinque anni per far in modo che non si possa più richiedere la MAP (messa alla prova, ndr)”, sottolinea a Dolce Vita l’avvocato Zaina, mentre alzando la pena minima per i reati di lieve entità, non sarà più possibile far applicare il 131 bis (esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto)”.
Infine l’avvocato sfida i politici del governo ad una discussione pubblica per confrontare le proprie ragioni. “Io sfido”, è la proposta dell’avvocato Zaina, “chi scrive queste leggi e i responsabili giuridici di Fratelli d’Italia ad un confronto pubblico, in cui si possa evidenziare e dimostrare in un contraddittorio serio, l’infondatezza giuridico-scientifica delle posizione assunte da FDI e il carattere demagogico-populista della loro proposta di legge”.