Cannabis in Usa: 9 miliardi di tasse in 3 anni
Da quando l'U.S. Census Bureau ha iniziato a monitorare i dati a metà del 2021, gli Stati che hanno legalizzato hanno visto 8,7 miliardi di dollari di entrate fiscali dalla cannabis
Quasi 9 miliardi (8,7 per la precisione) di dollari di tasse in 3 anni: sono le entrate fiscali dovute alla cannabis legale negli Stati Uniti, da quando il Census Bureau ha iniziato a monitorare questo tipo di dati, e cioè dalla metà del 2021, poco meo di 3 anni fa.
Guardando i dati generali si scopre che, nel complesso, la California ha segnalato la quota maggiore di tali entrate, con oltre 2 miliardi di dollari di entrate fiscali, seguita dallo Stato di Washington (1,3 miliardi di dollari), Colorado (898 milioni di dollari) e Michigan (698 milioni di dollari). Nel particolare invece, analizzando i dati dell’ultimo trimestre, la California ha riscosso 156 milioni di dollari in imposte sulla cannabis durante quel periodo, seguita da Michigan (75 milioni), Illinois (72 milioni), Colorado (61 milioni), Massachusetts (50 milioni) e Arizona (45 milioni). Invece le giurisdizioni che hanno segnalato le cifre di fatturato più basse sono state quelle in cui è legale solo la vendita di cannabis medica, tra cui Louisiana (298mila dollari), Mississippi (363mila dollari) e Washington, D.C. (391mila dollari).
Ma bisogna tener conto anche di un altro dato: i numeri potrebbero essere incompleti e il censimento consiglia di «non fare affidamento su di essi per stimare l’imposta totale sulle vendite di cannabis riscossa per gli Stati Uniti», il che significa che il totale di 8,7 miliardi di dollari è probabilmente una sottostima delle imposte effettivamente riscosse.

20 MILIARDI DI TASSE IN 10 ANNI, LA STIMA DELL MARIJUANA POLICY PROJECT
Un’altra stima, diversa, è stata fatta tempo fa dall’associazione americana no profit Marijuana Policy Project, relativa però al solo uso adulto, e quindi lasciando fuori quello medico e quello agro-industriale.
Dal primo grande passo fatto dal Colorado dove le vendite sono iniziate nel 2014, ad oggi – e quindi 10 anni dopo – gli stati hanno registrato un totale complessivo di oltre 20 miliardi di dollari di entrate fiscali derivanti dalla vendita legale di cannabis per uso adulto.
Bisogno tenere presente che, ad oggi, l’uso ricreativo in Usa è legale in soli 24 Stati su 50, con il Delaware e l’Ohio che devono però ancora iniziare il processo di vendita. Immaginiamo le cifre assurde di cui i cittadini potranno beneficiare grazie alle tasse generate, quando il processo sarà completo.
Ma, andando oltre il denaro, le considerazioni più importanti vengono fatte alla fine del rapporto, quando viene evidenziato che: «È importante notare che l’impatto finanziario della legalizzazione e regolamentazione della cannabis per uso adulto è uno dei tanti vantaggi della legalizzazione. La legalizzazione della cannabis per uso adulto ha anche spiazzato il mercato criminale e liberato risorse delle forze dell’ordine per concentrarsi sui crimini gravi. Le autorità sanno effettivamente chi vende cannabis, dove viene venduta, quando e a chi, perché la cannabis è prodotta e venduta da aziende legittime e contribuenti invece che da cartelli della droga e criminali. A centinaia di migliaia di persone sono stati risparmiati arresti traumatici, possibili incarcerazioni e precedenti penali che hanno chiuso le porte a nuove opportunità. Nel frattempo, i tassi di consumo di cannabis da parte degli adolescenti non sono aumentati ed è cresciuto il sostegno degli elettori».