Cannabis in Uruguay: la nuova varietà ad alti livelli di THC

Sono già passati 11 anni da quello storico 10 dicembre del 2013, quando il Parlamento dell’Uruguay fu il primo al mondo ad approvare la legalizzazione della cannabis, autorizzando autoproduzione e cannabis social club, oltre che la vendita regolamentata in farmacia, entrata in vigore successivamente, nel 2017.

Undici anni in cui sono successe tante cose, ma che si possono ricondurre a due principali e correlate tra loro: la progressiva diminuzione del mercato nero, prima appannaggio dei narcos, e la crescita del mercato legale.

Per Pepe Mujica, presidente dell’Uruguay quando fu promulgata la legge, la priorità era proprio quella di combattere lo strapotere dei narcos nel Paese, togliendo loro preziose risorse economiche che venivano restituite nella disponibilità dello Stato e dei cittadini. Oggi, a distanza di anni, possiamo dire che aveva ragione, così come aveva ragione la Direzione Nazionale Antimafia quando chiese lo stesso percorso per l’Italia – restando inascoltata – per combattere le mafie sul piano economico.

A fine del 2024 l’Ufficio nazionale antidroga uruguaiano ha pubblicato il rapporto annuale sul consumo di stupefacenti. Il dato principale evidenziato è un calo molto forte nel consumo di cannabis proveniente dal mercato illegale estero, cannabis di bassissima qualità chiamata “prensado” perché importata dal Paraguay sotto forma di mattoni pressati. Il suo consumo è sceso in dieci anni dal 58,2% al 6,7% del totale di cannabis consumata in Uruguay. Il mercato nero resiste, ma i consumatori che vi fanno riferimento sono scesi al 29,7%.

URUGUAY: LA NUOVA VARIETÀ EPSILON, CON IL 20% DI THC

In generale nel 2024 il numero di utenti legali tra autoproduzione, CSC e farmacie, ha raggiunto il numero di oltre 100mila persone, anche grazie al debutto della varietà Epsilon, che ha un contenuto di THC del 20%.

La Epsilon è arrivata sul mercato a ottobre 2024 e nei 2 mesi successivi sono stati spediti nelle farmacie un totale di 359 chili, che e più di quanto era stato venduto fino a quel momento dell’Alfa o della Beta, secondo i dati forniti dall’Istituto Regolazione e controllo della cannabis (IRCCA). L’Altra varietà che era precedentemente disponibile è la Delta, con THC al 15%.

Nel dettaglio, ad oggi, sono 74.583 gli utenti registrati per acquistare cannabis nelle 40 farmacie abilitate in 12 dipartimenti del Paese. Allo stesso modo, circa 15.796 membri acquistano dai 460 cannabis club esistenti, che hanno raddoppiato la loro produzione (4143 kg in totale), e altre 11.597 persone coltivano piante nelle loro case. A sua volta, si osserva un aumento della produzione di cannabis in vendita nelle farmacie, che è passata da 2.188 kg nel 2021 ai 3.375 kg del 2024.