Cannabis terapeutica in Toscana. Manifestazione Radicali e disponibilità assessore
L’assessore alla salute della Regione Toscana, Luigi Marroni, al termine dell’incontro con esponenti politici ed associazioni tenutosi stamani a Firenze, ha affermato: “Adesso che stiamo lavorando alla stesura del regolamento attuativo della legge sull’uso della cannabis terapeutica, siamo aperti al confronto con le associazioni dei malati in modo tale che alla legge possa essere data applicazione”.
Marroni ha parlato di un “clima positivo” mostrandosi ottimista nel prevedere la realizzazione di “un buon lavoro”.
Fuori dalla sede della Regione, parallelamente, si è svolta una manifestazione organizzata dall’Associazione Radicale Andrea Tamburi di Firenze, che chiede di non applicare in modo restrittivo la legge. Dopo l’incontro, Valentina Piattelli presidente dell’associazione, ha affermato: “Le nostre paure erano reali, abbiamo infatti scoperto che, nel regolamento attuativo, stavano per mettere soltanto due patologie, la sclerosi multipla e il dolore neuropatico, fra quelle per cui uno ha diritto ai farmaci cannabinoidi.
Le associazioni che hanno partecipato alle fasi iniziali di stesura della Legge sulla Cannabis terapeutica non possono essere escluse dalla stesura del regolamento attuativo. Abbiamo protestato per scongiurare il rischio concreto che una legge aperta come quella toscana, che prevede la possibilità di prescrivere cannabinoidi da parte di qualsiasi medico, senza vincoli a patologie specifiche, in scienza e coscienza, sia blindata restringendone l’applicazione solo ad alcuni specialisti e ad alcune patologie più “famose”, mentre il campo di applicazione della cannabis terapeutica è vasto ed in continuo allargamento man mano che la ricerca medica va avanti, con nuovi studi che vengono pubblicati ad un ritmo sempre crescente.
Altro rischio è che specialità medicinali derivate da una pianta, siano trattate quasi alla stregua di una molecola sperimentale, e cioè che finiscano per essere permessi solo farmaci “griffati” prodotti da case farmaceutiche e per le sole indicazioni riportate sul bugiardino, a farne le spese sarebbero la gran parte dei malati e la possibilità di utilizzo di preparati galenici, fra l’altro molto meno cari.”
Secondo l’esponente radicale, affetta da Sclerosi Multipla, in questa fase è di fondamentale importanza parlare con malati ed esperti: “Siamo riusciti a ottenere di poter partecipare, anche se semplicemente in fase consultiva, a questo stadio fondamentale per l’attuamento della legge sulla Cannabis terapeutica. Questo scongiura il rischio di essere coinvolti solo alla fine con ulteriore rallentamento dell’iter del procedimento o di dover protestare poi dopo, a cose fatte”.
All’incontro di oggi hanno partecipato anche il segretario nazionale di Radicali italiani, Mario Staderini, il senatore radicale Marco Perduca, i consiglieri regionali Enzo Brogi (Pd, primo firmatario della legge), Monica Sgherri (Federazione della Sinistra) e Mauro Romanelli (Sel). Oltre all’Associazione Radicale Andrea Tamburi, hanno aderito all’iniziativa: L.I.L.A. (Lega Italiana Lotta all’Aids) Toscana, A.C.T. (Associazione Cannabis Terapeutica), A.C.L. (Associazione Luca Coscioni), P.I.C. (Pazienti Impazienti Cannabis).
fonte: ADUC Droghe – Radicali Firenze