Cannabis Social Club verso la dissoluzione?
I cannabis Social Club (CSC), gruppi di persone che producono cannabis per il proprio consumo personale, nati all’inizio dell’anno in alcune città della Francia, stanno per sparire, essendo molti di loro sciolti dalle autori- tà giudiziarie. Così fanno sapere fonti del movimento.
Dopo che sei CSC si sono autodenunciati in prefettura, tre di questi si sono già dissolti e un quarto sta per esserlo. E’ quello che ha dichiarato all’agenzia France Press (AFP) Jean-Francois Sarrazin, ex-membro di uno di questi club. I CSC sono gruppi di maggiorenni che coltivano insieme della cannabis per il proprio consumo personale in modo da distaccarsi dal mercato nero, visto che produzione, vendita e consumo di cannabis sono illegali in Francia.
Francia che, però, nel contempo, in un decreto dello scorso giugno, ha aperto la strada alla vendita di farmaci contenenti cannabis. Il movimento dei CSC è nato in Francia ufficialmente a marzo, con la dichiarazione alla Prefettura di Indre-et-Loire (centro) della Fédération des Cannabis Social Clubs. In seguito, il fondatore del movimento, Dominique Broc, ha stimolato tutti i gruppi già esistenti a farsi riconoscere legalmente in Prefettura. Secondo lui, diverse centinaia di CSC esistono ufficiosamente in Francia. Sei di loro hanno fatto il passo della dichiarazione ma diversi procuratori si sono occupati del caso, sentenziando la dissoluzione della federazione e di diversi CSC, tanto che Broc è stato condannato lo scorso 18 aprile a otto mesi di prigione con la sospensiva e 2.500 euro di ammenda per detenzione e uso di droga, nonché rifiuto di farsi prelevare il DNA.
Sarrazin ha fatto sapere che i CSC faranno appello contro le sentenze che li hanno sciolti. “In seguito andremo in Cassazione, e poi davanti alla Corte europea dei diritti dell’Uomo”, ha detto Farid Ghehiouèche, ex-membro della Federazione che ha rilevato “l’assenza di coraggio da parte dei responsabili politici a fare evolvere la legge per offrire un quadro normativo sperimentale per questa iniziativa dei CSC”.
Fonte: Aduc.it