Cannabis Social Club: un modello per la riduzione del danno
È stata approvata dal Parlamento catalano una misura che sollecita il governo a lavorare con i CSC, poiché fondamentali per la riduzione delle dipendenze e dei danni correlati alle droghe
Il Parlamento catalano ha approvato un provvedimento che riconosce ufficialmente il modello dei Cannabis Social Club nelle future strategie di riduzione del danno legate alle droghe e alle dipendenze.
CANNABIS SOCIAL CLUB E GOVERNO DEVONO COOPERARE
I Cannabis Social Club sono associazioni senza scopo di lucro istituite per difendere i diritti dei consumatori e garantire un modo e un luogo sicuro per utilizzare la cannabis: sono nati in Spagna grazie ad un vuoto normativo, visto che la legge non prevede come reato il consumo di cannabis in luoghi privati. E se di recente in Spagna non è passato il disegno di legge per regolamentare la cannabis, in Catalogna questo riconoscimento del Parlamento segna di sicuro un passo in avanti.
La Spagna è divisa in ben 17 comunità autonome, tra cui la Catalogna, con capitale Barcellona, situata nel nord-est della Penisola. Catalogna che ha approvato una risoluzione che esorta il governo ad attuare dodici raccomandazioni a favore dei CSC.
La misura, presentata dai partiti Esquerra Republicana de Catalunya, Junts per Catalunya, En Comú Podem e la CUP, che ha trovato l’appoggio di tutti i gruppi parlamentari tranne di Vox, prevede:
- l’introduzione di un registro delle associazioni cannabiche, da non confondere con quelle maltesi;
- la formazione di una commissione tecnica presso il Ministero della Salute, composta sia dai membri dei CSC che da professionisti della prevenzione e della cura delle dipendenze;
- la promozione di modifiche legislative a livello statale e regionale per garantire un accesso sicuro alla cannabis.
Infine, la Federazione delle Associazioni dei Consumatori di Cannabis (CatFac), promotrice della disposizione appena accolta dal Parlamento catalano, ha affermato in un comunicato stampa che questo è “un piccolo ma coraggioso passo” che “riconosce il modello delle associazioni dei consumatori come elemento chiave nello sviluppo di strategie di prevenzione e minimizzazione del rischio efficienti e realmente efficaci”.