Cannabis medica: migliaia di pazienti interrompono la terapia
Cannabis medica in Italia: è finita. Suona male vero? “Fortunatamente” non stiamo parlando della fine della legalità della cannabis medica in Italia, ma del suo totale esaurimento nel mese di dicembre 2017. Per la prima volta, dopo quasi 5 anni da quando la cannabis medica è diventata legalmente vendibile nelle farmacie d’Italia, è terminata e irreperibile nel 99% dei casi.
Centinaia, o meglio, migliaia di pazienti hanno interrotto e abbandonato la terapia con cannabis perché impossibile da trovare in quanto non più importata (per raggiungimento del limite richiesto dal ministero della Salute per il 2017) o non disponibile presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (SCFM). E tutto quello che era stato costruito/guadagnato andrà perduto irrimediabilmente per molti pazienti: per come funziona il sistema endocannabinoide, quando l’assunzione di cannabis viene sospesa, non è possibile riprendere da dove si era interrotto, ma (per la tolleranza inversa) è necessario ripartire da dosaggi inferiori o molto inferiori, addirittura in alcuni casi i pazienti dovranno ripartire da zero.
E che ne è della la promessa di una importazione extra da altri fornitori oltre la BedrocanBV e SCFM? A novembre è stato aperto un bando per l’importazione di 100 Kg di cannabis che è stato vinto dalla canadese Aurora. Poi le feste. Poi le autorizzazioni. Poi il conferimento allo SCFM per le procedure. Poi la distribuzione alle farmacie. E (secondo stime autorevoli) a febbraio 2018 avremo i 100Kg di cannabis “extra”. Febbraio…
Possiamo sperare nell’emanazione di nuove leggi che impediscano che questo disastro possa riaccadere in futuro?
La Legge sulla “cannabis medica” promossa dall’On. Miotto è stata stralciata e sono stati recuperati alcuni articoli presentati come emendamenti al Decreto Fiscale. In breve:
• si potranno autorizzare nuove importazioni nel caso il fabbisogno lo richieda (e questo è già fattibile, vedi il bando di cui sopra) e il Ministero potrà autorizzare nuove ditte a coltivare e produrre cannabis (e già questo era previsto nel DM 9/11/15)
• la cannabis potrà (condizionale) essere prescritta gratuitamente (mutuabile) per la terapia del dolore, uniformando il comportamento a livello nazionale.
• verranno stanziati 2,1 milioni di euro per la costruzione di nuove serre presso lo SCFM di Firenze e per la ricerca
Sarà sufficiente? No, occorrerà che le leggi siano applicate, oltre che scritte. Per “applicate” si intende che quando bisognerà stabilire i limiti di importazione annuali per il 2018 si richiedano non 300 o 350 o 500 Kg di cannabis (come si è, purtroppo, vociferato), ma molti molti di più. Altrimenti, tra qualche mese, saremo di nuovo qui.