Terapeutica

Cannabis medica: la carenza torna a farsi sentire mettendo i pazienti in difficoltà

Cannabis medica: la carenza torna a farsi sentire mettendo i pazienti in difficoltà

Non vorrei dire “l’avevo detto” ma… l’avevo detto!

A dicembre 2019, a gennaio e aprile 2020 che nell’estate 2020, se non fosse cambiato qualcosa, avremmo avuto problemi di carenza di cannabis medica, ed ecco puntuale il verificarsi del problema. Devo precisare: non esattamente perché non ce n’è abbastanza, ma proprio perché non ne arriva.

Alla data del primo luglio, non arriva dall’Olanda, dal Canada (attraverso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze) e dall’Italia. È notizia ufficiale dell’11 giugno 2020 che la Germania ha ricevuto comunicazione dalla Bedrocan BV (l’azienda che coltiva e produce cannabis medica in Olanda) che a causa di problemi riscontrati nei lotti, per un periodo massimo di 6-8 settimane (2 mesi) non potranno rifornire cannabis agli importatori tedeschi.

Essendo tutti sulla stessa barca, se non arriva in Germania, figuriamoci in Italia. E difatti le ultime importazioni in Italia sono state a maggio 2020 per soli 2 importati autorizzati su 5, con quantitativi modesti e ridotti rispetto a quanto ordinato. Alcuni fornitori italiani hanno dichiarato che fino ad agosto 2020 non riceveranno cannabis. A ciò si aggiunge che l’OMC Olandese ha comunicato agli importatori italiani che le dogane italiane hanno respinto (nei mesi “COVID” di marzo e aprile) le forniture di cannabis inviate, rimandandole al mittente.

Al che è stato necessario per l’Italia inviare i propri corrieri: operazioni già praticata dalle aziende importatrici, ma non dalle AUSL/Ospedali con conseguente impossibilità (per una buona parte) di ricevere cannabis da mesi.

Coloro che usano cannabis da anni ricorderanno che una carenza di cannabis era cominciata a metà 2017. Oggi si rischia di avere la stessa situazione, solo che nel frattempo sono passati 3 anni, vale a dire 3 anni di nuovi pazienti e nuove terapie. È presumibile che questo stesso problema nel 2020 darà effetti molto più pesanti (es. maggior numero di terapie interrotte).
Semplificando e riassumendo? I pazienti cominciano a rimanere senza terapia o le hanno sospese da tempo. E quel che possono fare è aspettare. Almeno finora.

Da luglio 2020 hanno un’arma in più che mi preme segnalare: www.monitorcannabis.it, un sito attraverso il quale il singolo paziente può segnalare di non aver trovato cannabis medica prescritta con regolare ricetta, unendo la sua segnalazione (anonima) a quella di altri. In un secondo momento poi, il paziente potrà scegliere se inviare la segnalazione via email anche al Ministero della Salute per portarlo direttamente a conoscenza del problema.

Basterà? Servirà? Cambierà qualcosa? Ci confidiamo, avanti così davvero non si può andare.

 Dottor Marco Ternelli
Dottore in Farmacia operante nella farmacia galenica Dr. Ternelli, fondatore del blog Farmagalenica.it



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