Cannabis medica in Italia, il resoconto di fine anno
In questa ultima parte dell’anno, vale la pena cominciare a fare il bilancio sulla situazione cannabis medica in Italia.
Per sommi capi:
1. Niente mancanza di cannabis terapeutica come in passato, ma…
2. FM1, chi l’ha vista?
3. Bando Aurora/Pedanios: non ancora in farmacia, ma intanto…
4. CBD: arriva l’Epidiolex.
5. CREA di Rovigo, semi e talee: guai in arrivo?
1) Rispetto agli anni passati, non c’è stata la carenza totale di cannabis in tutta Italia come negli ultimi 2 anni. Piuttosto una carenza di varietà, principalmente Bedica, Bedrolite e (a partire da giugno) di Pedanios 22. Questo perché la “cannabis è cannabis”, ossia importare 100 Kg di cannabis senza specificare cosa (quali tipologie) porta a massicci accumuli di varietà come il Bediol (che difatti è successo) e carenza di altre varietà. Vedremo come andrà nel periodo critico dicembre/gennaio 2020 (c’è poco ottimismo, lo preannuncio già).
2) Apparsa a novembre 2018, l’FM1 (la varietà con il 13-19% THC) si è sempre “mossa” poco, nel senso che è stata poco prescritta dai medici (e poco richiesta dai pazienti). In realtà, pur essendo una Sativa, diversi pazienti l’hanno apprezzata per le sue caratteristiche sedative tipiche delle Indica. Ma da giugno 2019 non si è più vista: gli ordini allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze sono rimasti inevasi; a ottobre 2019 una comunicazione diretta dal SCFM informava di «non considerarla per un po’».
3) Ne ho parlato nel numero passato, Aurora ha (ri)vinto il bando per l’importazione di 200Kg/anno di cannabis (per 2 anni, 400 Kg in totale). Ancora non è arrivata nelle farmacie (come previsto) e saremo fortunati se arriverà a novembre. Nel frattempo, la notizia che il 3° lotto, quello ad alto CBD (Aurora 1/12, simile al Bedrolite) è stato annullato, quindi arriveranno solo varietà ad alto THC (Pedanios 22, lotto 1) e contenuto simile di THC e CBD (Pedanios 8/8, lotto 2).
4) Alla mancanza di Aurora 1/12 (e carenza Bedrolite) risponde la notizia che l’EMA (Ente Europeo che autorizza l’immissione in commercio dei farmaci industriali), ha dato l’ok per la messa in commercio di Epidiolex, un farmaco industriale a base di CBD, ottenuto da cannabis. Non è un farmaco sintetico (come spesso si legge), ma un farmaco contenente CBD naturale ottenuto come estratto in CO2 supercritica e titolato al 10% come sciroppo orale per alcune forme di epilessia farmacoresistente. Cambierà qualcosa in Italia per i pazienti epilettici? Probabile, molto Epidiolex, poca cannabis con alto CBD. E ricordate, ora il CBD è un farmaco…
5) È notizia recentissima, a voce dell’agronomo Giampaolo Grassi, che al centro di ricerca di Rovigo dove vengono coltivate le talee fornite poi allo SCFM non c’è più possibilità di continuare a coltivare (anche per il suo pensionamento). L’agronomo si chiede come sarà quindi possibile continuare a coltivare cannabis medica a Firenze (a onor del vero, sui 1000 Kg di cannabis utilizzata nel 2019, poco meno di 200 saranno di coltivazione italiana presso lo SCFM).
Che sta succedendo? Si passa all’importazione in esclusiva per rapporto costi? Altri progetti presso lo SCFM?
Vi sembra che alcuni punti siano collegati tra loro? Chissà.