Cannabis medica: guida per la prescrizione
Come si ottiene la prescrizione per la cannabis medica? Ecco una guida per sapere come fare
Riceviamo sempre più spesso richieste da pazienti in tutta Italia che ci chiedono a chi possono rivolgersi per farsi prescrivere la cannabis medica. Partendo dal fatto che, ad oggi, qualunque medico, compreso quello di base, può effettuare questo tipo di prescrizione (per ogni tipo di dolore), e che la sanità è regolata dalle Regioni, di seguito trovate diversi riferimenti e consigli per ottenere la ricetta e iniziare la terapia.
IL PRIMO PORTALE SPECIALIZZATO IN TERAPIE CON CANNABINOIDI
Medicomm è il primo portale di telemedicina in Italia specializzato in terapie con cannabioidi, creato dal dottor Carlo Privitera. Il Progetto MediComm fornisce infatti assistenza e supporto al paziente, gestione di terapia con cannabinoidi, terapia nutrizionale e fitoterapia complementare, anche a distanza.
“Ogni team di operatori, coordinati da un medico gestisce un numero fisso di pazienti in modo personalizzato e stabilisce con ognuno un rapporto di fidelizzazione”, raccontano spiegando che: “Il team multidisciplinare è sempre connesso: la condivisione dei dati permette lo scambio di informazioni tra gli operatori.
Il medico è a tua disposizione per la consulenza on line, l’attivazione del circuito prescrittivo di cannabinoidi e la gestione integrata della terapia complementare e di supporto. Il nutrizionista fornisce supporto nutrizionale integrato. I nostri nutrizionisti provvedono ad integrare e completare gli schemi terapeutici con regimi alimentari personalizzati“.
E’ dunque un servizio adatto ai pazienti che si trovano in qualsiasi parte della penisola, che possono comunicare tramite telefono e internet in qualsiasi momento. Trovate tutte le informazioni necessarie sul sito www.progettomedicomm.com.
IL PRIMO POLIAMBULATORIO CHE OFFRE CURE A BASE DI CANNABIS
Clinn è il poliambulatorio nato a Milano che offre cure a base di cannabis e che di recente è stata eletta come la miglior clinica che offre trattamenti a base di cannabis in Europa. Vede coinvolti diversi medici e professionisti, tra i quali la dottoressa Stefania Fossati specializzata in oncologia e psicoterapia, e il dottor Marco Bertolotto, Direttore del Centro Terapia del Dolore e Cure Palliative dell’ Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Oltre a ricevere i pazienti all’interno del poliambulatorio, i medici di Clinn offrono anche il servizio di telemedicina, per facilitare lo svolgimento di una visita specialistica a distanza. Il sito di riferimento è www.clinn.it.
NO-PROFIT CHE OFFRE INFORMAZIONI SULLA CANNABIS MEDICA
Cannabiservice è un progetto no-profit nato per offrire informazioni e mettere in contatto le persone interessate alla cannabis terapeutica con i dottori e le farmacie su tutto il territorio nazionale. E’ un network informativo, una rete di assistenza che segue il percorso dedegli associati, dalla eventuale prescrizione medica alla terapia, attraverso punti informativi sul territorio come: hemp shop, grow shop ed associazioni, farmacie e medici. Tutte le info a questo sito: www.cannabiservice.net.
PER I PREPARATI GALENICI A BASE DI CANNABIS MEDICA
Cercagalenico.it è il servizio del blog Farmagalenica.it, creato dal dottor Marco Ternelli, farmacista esperto di cannabis, per trovare le preparazioni galeniche adatte ai pazienti. E’ possibile indicare il nome del farmaco ricercato, la tipologia in base al tipo di preparazione (ad esempio per la cannabis le cartine, o le capsule) e il comune più vicino che l’ha a disposizione.
SITO PER SEGNALARE LA CARENZA DI CANNABIS MEDICA
Monitorcannabis.it è un sito nato per permettere ai pazienti di segnalare la carenza di cannabis terapeutica su tutto il territorio nazionale. “Ridiamo potere ai pazienti. Per davvero. Questo è il nostro obiettivo: permettere al Paziente che non trova Cannabis medica prescritta dal Medico, di far sentire la sua voce. Come? In primis raccogliendo la segnalazione aggregandola alle altre, per poter fornire una istantanea della situazione in Italia”. Le segnalazioni vanno fatte qui: www.monitorcannabis.it.
LA PIÙ GRANDE COMMUNITY ITALIANA SULLA CANNABIS MEDICA
Enjoint è la più grande community italiana dedicata alla cannabis (solo per maggiorenni). Nella stanza Cannabis Terapeutica, è possibile trovare molto materiale informativo e interagire con utenti esperti. Il posto ideale per chi è alla ricerca di informazioni, pareri personali e consigli, ma soprattutto per chi vuole intraprendere la strada dell’autoproduzione (registrazione al forum gratuita e anonima): www.enjoint.info/forum/ – Gruppo Telegram: https://t.me/enjointcommunity
IL PARTNER DI DOLCE VITA CHE FA INFORMAZIONE SPECIFICA
Cannabisterapeutica.info è il sito, partner di Dolce Vita, che si occupa di fare informazione specifica sulla cannabis in medicina. Con centinaia di articoli al suo interno è un ottimo strumento di consultazione per avere informazioni sugli studi scientifici, la situazione legislativa e rimanere sempre aggiornati su quello che accade in Italia e nel mondo riguardo la cannabis terapeutica.
CANNABIS MEDICA E PATENTE DI GUIDA
E’ un argomento complesso di cui abbiamo scritto in passato. Fondamentalmente è una questione che dipende dalle commissioni medico-legali, che, come nei casi persone che assumono psicofarmaci o oppiacei, si riserva la possibilità o meno di rilasciare la patente a chi fa uso di cannabis per la propria terapia. Se fino a poco tempo fa i pazienti autorizzati si contavano sulla dita di una mano, oggi, complice l’aumento di prescrizioni e pazienti, è una cosa che accade più spesso.
“Bisogna presentarsi con tutta la documentazione”, racconta Elisabetta Biavati, fondatrice dell’Associazione pazienti cannabis medica ODV, la prima onlus che si dedica ai diritti dei pazienti, “e quindi i certificati, le ricette, le relazioni dei medici; facendo in questo modo mediamente non ci sono stati problemi e ci sono almeno 30 nostri associati che sono riusciti ad ottenerla”.
Per quello che riguarda le assicurazioni “è meglio scegliere quelle che coprono l’uso del THC e ce ne sono diverse”. Riguardo la revoca, che non può più essere automatica, vi rimandiamo a questo articolo dell’avvocato Zaina.