Cannabis light made in Italy: Federcanapa e altre 20 associazioni/aziende agricole sono a favore
Come anticipato, non si placa la polemica sulla cosiddetta cannabis light made in Italy.
Dopo la replica dei titolari di EasyJoint all’attacco frontale di AssoCanapa, arriva una nota congiunta firmata da una ventina di associazioni ed aziende agricole, che riportiamo di seguito.
Nel finale, anche una dichiarazione della vice presidente di Federcanapa.
“In merito al comunicato stampa pubblicato in data 20 giugno 2017 dalla rivista Dolce Vita dal titolo AssoCanapa attacca i produttori di Cannabis light: “Sono solo speculatori”, in quanto attori della filiera italiana della canapa, dichiariamo quanto segue.
Noi sottoscritti produttori di canapa ed attori economici della filiera troviamo assolutamente fuori luogo la presa di posizione di AssoCanapa. Mettendo in dubbio la qualità delle infiorescenze commercializzate da alcune aziende e prodotte da molti di noi e numerosi nostri colleghi, AssoCanapa, senza averne alcun titolo, danneggia l’intera filiera della canapa.
AssoCanapa non ha né il titolo né tantomeno le competenze per giudicare la qualità (con che parametri? secondo quali regole?) delle infiorescenze attualmente in commercio e pertanto quest’iniziativa, da cui noi fermamente ci dissociamo, lede il nostro lavoro, la nostra professionalità, le nostre competenze raggiunti in anni di duro lavoro e, spesso, nel totale disinteresse di AssoCanapa.
EasyJoint e la commercializzazione di infiorescenze, a nostro giudizio, stanno svolgendo un’azione utilissima per l’intera filiera: in meno di un mese sono riusciti a dare valore economico ad una parte della pianta, l’infiorescenza, fino ad ora bistrattata e trascurata da chi, anche ai tavoli ministeriali, avrebbe dovuto difenderla.
Vediamo con interesse il fenomeno innescato da EasyJoint ed auspichiamo che anche gli altri attori del settore, associazioni di categoria in testa, facciano altrettanto.”
Az. Agr. Ares di Marzio Fiore Ilario, Az. Agr. Chiodi Loretta, Az. Agr. Maurizio Borri, Az. Agr. Gerardo Longobardi, Agriturismo Cascina Beneficio, Az. Agr. Luciano Pacenti, Coop. Agricola Canapa Campana, Ass. Antico Seme, Soc. Coop. Sativa Piemonte, Az. Agr. Mattia Guarnera, Az. Agr. Stefano Morelli, La casa della Canapa, Ass. Pikkanapa, Soc. Coop. Agr. MarcheSana, Az. Agr. Riccardo Urbani, Canaparoma, Ass. C.I.P., Az. Agr. Paganelli Simone, Az. Agr. L’erbavoglio, Associazione Romagna Canapa
Sulla questione arriva anche la dichiarazione di Rachele Invernizzi, vicepresidente Federcanapa, intervenuta in una trasmissione radiofonica i giorni scorsi: “La cannabis legale potrebbe rappresentare un aiuto per l’agricoltura senza avere bisogno di sovvenzioni pubbliche. Perchè se i nostri agricoltori potessero sfruttare sia la fibra che l’infiorescenza, sicuramente sarebbe interessante. C’è anche da dire che bisogna poi pensare a come gestire la cosa: rischiamo di fare tutte infiorescenze e non fare più seme. Bisogna essere prudenti ma finalmente abbiamo una novità italiana così importante e così interessante. Mi farebbe molto piacere dare un secondo reddito all’agricoltura.”