Cannabis light illegale se passa l’emendamento del governo
Mentre la Germania legalizza, il governo Meloni vuole rendere illegale quella light
Il governo vuole mettere fuori legge la cannabis light, paragonandola a quella con alti livelli di THC, con un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza arrivato all’ultimo minuto per solleticare gli istinti della parte “dura e pura” dei suoi elettori.
Ma che la cannabis light non abbia “effetto drogante” l’hanno detto esperti di ogni risma, l’hanno ribadito giudici e l’aveva stabilito l’OMS nel 2020, mettendo nero su bianco che cannabis e derivati contenenti CBD e con THC sotto lo 0,2%, non andrebbero inseriti in nessuna tabella.
D’altra parte sono gli stessi che, mentre la Germania legalizza la cannabis, rispolverano il decreto firmato. Roberto Speranza che, unico caso al mondo, considera il CBD come uno stupefacente. C’è voluto il Tar per metterci una pezza e sospenderlo nuovamente, in attesa della sentenza che arriverà a settembre.
Siamo alla persecuzione per scopi elettorali.
EMENDAMENTO CANNABIS LIGHT: “LICENZIARE 15MILA LAVORATORI PER RACCATTARE 4 VOTI”
“L’ultima geniale idea del governo Meloni? Parificare la cannabis light – che non ha nessun effetto drogante – a quella non light. Per provare a raccattare 4 voti alle europee, chiuderanno 3mila imprese e 15mila lavoratori verranno licenziati. Lavoratori, tra l’altro, per la gran parte giovanissimi. E se non ci pensa lo Stato, ci penserà la mafia. Complimenti, Giorgia Meloni. Sempre dalla parte sbagliata della storia”, ha ben sintetizzato su X Marco Furfaro, che è il responsabile welfare e contrasto alle disuguaglianze nella segreteria del Pd.
“Così come concepito l’emendamento sembra più mosso da un pregiudizio verso la cannabis e si pone in contrasto con la giurisprudenza che riguarda la canapa industriale”, sottolinea l’avvocato ed esperto di settore Giuseppe Libutti. “Inutile dire che se dovesse essere approvato aprirà la strada a numerosi contenziosi da parte di chi opera da anni nel settore disciplinato dalla 246 del 2016 e svolge un’attività assolutamente lecita”.
Insomma, mentre a livello internazionale, come più volte richiesto dall’Onu, si via verso un cambio di paradigma nel considerare gli stupefacenti da un punto di vista sociale e sanitario, invece che insistere solo con la repressione, il nostro governo ha cercato di rendere stupefacente il CBD nonostante non lo sia, ha depositato una legge che manderebbe in galera chi passa una canna a un amico e sta discutendo in Senato una legge che toglierebbe la patente a un guidatore che ha fumato una canna il giorno prima. Ora questa norma illuminata sulla cannabis light, che porterebbe alla rovina di un settore agricolo e commerciale e a centinaia di processi inutili. Abbiamo paura per il futuro.