Cannabis light, assolti gli imputati: «Il fatto non costituisce reato»
Finalmente un’altra assoluzione arriva in merito ad un processo sulla cannabis light: il titolare e il socio di un negozio di Porto Recanati, Mari Kà, sono stati assolti perché il principio attivo era inferiore al limite previsto, il famoso 0,5%.
Secondo l’accusa i due responsabili avrebbero messo in vendita marijuana nel negozio e non cannabis light, così lo scorso giugno 2018 ai due imprenditori vennero sequestrate quarantacinque confezioni di cannabis light e altri prodotti a base di cannabis e accusati di spaccio. Le prime analisi fatte sulle sostanze registrarono una percentuale di THC superiore allo 0,2%, percentuale per l’accusa idonea a provocare effetti stupefacenti.
L’avvocato difensore, Carlo Alberto Zaina, però aveva da subito fatto presente che il principio attivo contenuto nella sostanza era dentro i limiti previsti dalla legge e quindi senza effetto drogante.
Ieri finalmente l’udienza che si è conclusa con l’assoluzione dei due imputati «perché il fatto non costituisce reato», anche se il giudice ha comunque proceduto alla confisca dei beni sequestrati accentuando così il danno economico dei due imprenditori.