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La cannabis legale in Usa dà lavoro a 430mila persone

Nel 2021 l'occupazione è cresciuta del 33%, con 280 nuovi posti di lavori al giorno

Al lavoro sulla cannabis, operazioni di trimming e pulizia

Nuovo report e nuova conferma: la cannabis legale in Usa è il settore che crea più posti di lavoro in assoluto, per un totale di lavori a tempo pieno che a gennaio 2022 hanno fatto segnare quota 428.059.

La legalizzazione della cannabis, in pochi anni, ha creato praticamente 500mila nuovi posti di lavoro, un numero che da solo dovrebbe far riflettere non poco governi e proibizionisti, soprattutto in momento di crisi epocale, dove guerre ed epidemie si riflettono sulla già difficile situazione economica.

I nuovi dati sono contenuti nell’ultima edizione aggiornata annualmente da Leafly in collaborazione con gli analisti di Whitney Economics, e non lasciano spazi a dubbi.

Nel 2021 i lavori cannabici hanno visto un incremento del 33% rispetto al 2020 e sono cresciuti ad un ritmo incredibile: 280 nuovi posti di lavoro a tempo pieno ogni giorno. Ed è il quinto anno consecutivo che aumentano con una percentuale superiore al 27%.

Il lavoro nell’industria della cannabis

“Questi 428.059 posti di lavoro includono lavori diretti nella cannabis come la coltivazione e la vendita al dettaglio”, scrivono nel report, “così come i lavori indiretti che servono alle compagnie con licenza o dipendono dalle vendite legali di cannabis”.
Riguardo ai lavori indiretti viene specificato che: “includono il lavoro nella contabilità, nelle risorse umane, negli affari legali, nel rispetto delle norme, nella sicurezza, nella manutenzione e nella costruzione.
Sono inclusi anche i lavori indiretti nei media della cannabis, nelle piattaforme tecnologiche, nelle pubbliche relazioni, nel lobbying, nei fornitori di prodotti non cannabis e nelle associazioni industriali”.

La situazione stato per stato

I report passa poi ad analizzare la situazione di 9 stati americani, per sottolineare quali siano i trend in atto in questo momento, noi ve ne riassumiamo 3 qui sotto.

California
“La California rimane il principale datore di lavoro della nazione per la cannabis, con 5,1 miliardi di dollari di vendite nel 2021 che sostengono 83.607 posti di lavoro. Dopo un’impennata del 64% di crescita nel 2020, il mercato statale della cannabis si è attenuato in un più moderato 15% di guadagno nel 2021″.
Viene poi sottolineato che: “I problemi strutturali della California – tasse sulla cannabis altissime, burocrazia soffocante e divieti locali sui negozi di cannabis – continuano comunque a frenare l’industria”.

Oregon
“I consumatori dell’Oregon hanno acquistato 1,18 miliardi di dollari in prodotti di cannabis nel 2021, un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. A partire dal gennaio 2022, il mercato legale della cannabis dell’Oregon sostiene 19.938 posti di lavoro”.
Essendo uno degli stati più maturi della nazione per l’uso ricreativo, la crescita relativamente lenta e costante dell’Oregon è conforme a un modello che stiamo vedendo giocare in Colorado, Washington e altri primi adottanti del mercato legale.

Illinois
“L’industria della marijuana dell’Illinois ha venduto 1,78 miliardi di dollari in prodotti nel 2021, sostenendo 28.992 posti di lavoro nella cannabis legale. Le vendite sono aumentate del 73% rispetto al 2020. Questo è sorprendente, perché lo stato continua a rimanere indietro nelle entrate reali e nel potenziale di creazione di posti di lavoro a causa di un numero drammaticamente ristretto di negozi al dettaglio.
Con 103 negozi per adulti e 55 dispensari medici, l’Illinois attualmente autorizza solo 12 negozi per milione di residenti. Paragonate a stati come l’Oregon (181 negozi per milione di residenti), il Massachusetts (54 per milione), o il Michigan (51 per milione), e il problema di accesso dell’Illinois diventa chiaro
La buona notizia? Altre 185 licenze di vendita al dettaglio sono in cantiere”.



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