Affari d’oro con la cannabis legale: un miliardo di tasse e profitti in un anno
Il governo del Canada ha reso noti i profitti e le tasse derivanti dalla vendita di cannnabis legale nel paese, che valgono più di un miliardo di dollari
Oltre un miliardo di dollari (1,5 miliardi di dollari canadesi) tra tasse e profitti derivati dalla cannabis legale: sono le cifre rese note dal governo canadese sulla piattaforma ufficiale per l’anno fiscale 2021-2022.
Nonostante questo la situazione nel Paese nordamericano rimane complessa: come fa notare MJBizDaily, infatti, da un lato le imprese private affermano che stanno lottando per rimanere a galla a causa dell’eccessiva tassazione – con alle spalle la competizione scorretta del mercato illegale – mentre l’industria della cannabis regolamentata porta miliardi di dollari alle casse del governo.
Nello stesso esercizio anno finanziario – quello del 2021-22 – Statistics Canada ha inoltre sottolineato che i grossisti hanno realizzato vendite per 3,1 miliardi di dollari canadesi.
Sempre secondo i dati dell’agenzia, gli introiti dovuti alle sole tasse (che comprendono le vendite in tutte le province, sia dei grossisti che dei dispensari autorizzati), hanno superato 1,2 milioni di dollari canadesi.
CANNABIS LEGALE IN CANADA, UN’ANALISI DELLA SITUAZIONE
I problemi per quanto riguarda il processo di legalizzazione nel paese, restano due: la persistenza del mercato nero che offre cannabis non controllata a prezzi minori dei rivedntiroi ufficiali, e il fatto che una buona parte della produzione finisca al macero.
Nel 2021, secondo i dati forniti da Health Canada, il dipartimento governativo dello Stato responsabile della politica sanitaria nazionale, il Canada ha distrutto una quantità record di cannabis. Circa 425 milioni di grammi di fiori essiccati non confezionati (425 tonnellate circa), ossia il 26% della cannabis totale prodotta.
L’altro problema riguarda appunto il mercato nero, anche se uno degli ultimi studi in materia, pubblicato nel 2021, aveva reso evidente che il 70% dei consumatori ha riferito di aver effettuato i propri acquisti di cannabis attraverso punti vendita canadesi regolamentati invece che da fonti non regolamentate.