“Cannabis Japonica”: i rapporti profondi e antichi della cannabis con il Giappone
Un viaggio affascinante e inedito della cannabis nella storia e cultura giapponese
Per festeggiare il decimo anniversario dell’Hash Marihuana & Hemp Museum di Barcellona è in corso una mostra sulla cannabis in Giappone dal titolo “Cannabis Japonica”, un inconsueto e affascinante viaggio tra i legami che la cultura giapponese ha sviluppato nel tempo con la pianta di cannabis.
L’importanza della cannabis in Giappone è testimoniata da una nota storia d’avventura per bambini giapponesi. La storia racconta di una tecnica usata dai ninja per migliorare le loro abilità di salto: il protagonista è uno studente ninja che all’inizio del suo percorso di allenamento pianta un lotto di canapa e si sforza di saltarci sopra ogni giorno. All’inizio non è una sfida, ma ogni giorno la canapa cresce rapidamente così come l’abilità di salto del ninja. E così entro la fine della stagione di crescita il guerriero può ripulire la canapa alta 3 o 4 metri.
Questa storia documenta un’epoca in cui la cannabis “era grande”, poiché con l’avvicinarsi della primavera ogni famiglia rurale piantava da quattro a cinque solchi di semi di canapa. La canapa coltivata era la principale fonte di fibra della famiglia, utilizzata principalmente per realizzare i tessuti. Ed era anche un’importante fonte di reddito dato che i mercanti prediligevano e acquistavano le fibre di canapa più fini. Questa fibra di canapa molto fine, simile alla seta, veniva utilizzata per creare gli abiti più preziosi come i kimono estivi, gli abiti dei samurai e quelli dei sacerdoti shintoisti.
Tutti i tipi di lavori che riguardavano la canapa, dalla semina alla tessitura, erano affidati alle donne. Ciò continuò per tutta l’era Meiji, o periodo del regno illuminato che va dal 23 ottobre 1868 al 30 luglio 1912, un momento storico del Giappone molto importante che comprende i 44 anni di regno dell’Imperatore Mutsuhito.
La mostra “Cannabis Japonica” svela i legami radicati del Giappone con la pianta di cannabis, e soprattutto il suo fondamentale ruolo nella creazione di abiti unici di grande importanza culturale.
L’ingresso alla mostra, visitabile fino al 26 febbraio del 2023, è gratuito.
Tutte le informazioni su www.hashmuseum.com.