Cannabis in Italia: il riassunto dei fatti più importanti del 2015
Se il 2014 è passato alle cronache come l’anno che ha definitivamente mandato in soffitta la legge Fini-Giovanardi, con la sua bocciatura da parte della Corte Costituzionale, il 2015 verrà probabilmente ricordato come un anno interlocutorio, segnato dal primo vero tentativo di portare in Parlamento una legge per la legalizzazione della canapa e da alcune importanti sentenze della magistratura che hanno nuovamente cambiato le carte in tavola.
Ripercorriamo cronologicamente i più importanti avvenimenti dell’anno legati alle politiche sulla cannabis in Italia.
21/01: Sentenza del Tar: revoca della patente non più automatica in caso di positività ai controlli.
Una prima importante sentenza è quella del Tar di Brescia che sancisce che in caso di possesso di cannabis la sospensione della patente non deve essere automatica. Accogliendo il ricordo di un cittadino bergamasco il Tar afferma che, dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi, e la reintroduzione della cannabis nella tabella delle droghe leggere, anche le sanzioni amministrative per il suo possesso debbano essere attutite. In particolare la sospensione della patente va comminata solo nel caso in cui il giudice riscontri “profili di pericolosità sociale” nell’imputato in base ad alcuni parametri da valutare, mentre in caso contrario il procedimento deve essere archiviato e la patente restituita. (per approfondire: articolo completo).
08/03: Nasce l’intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis.
Su iniziativa di Benedetto Della Vedova, senatore e sottosegretario agli Esteri del governo Renzi, che scrive un appello a tutti i parlamentari e senatori italiani, nasce l’intergruppo “Cannabis legale”, con l’obiettivo di mettere insieme tutti i parlamentari favorevoli alla legalizzazione e produrre una proposta di legge comune da presentare alle Camere. In pochi giorni aderiscono oltre 80 parlamentari di vari gruppi politici (in maggioranza di M5S, Sel e Pd, ma anche alcuni di centro-destra) e il 27 marzo l’intergruppo svolge la sua prima riunione. (per approfondire: articolo completo)
03/04: Rita Bernardini chiede di essere arrestata per coltivazione di cannabis.
La segretaria del partito Radicale Rita Bernardini si autodenuncia per coltivazione di 50 piante di cannabis nella propria abitazione. Per il secondo anno consecutivo la Bernardini svolge la propria coltivazione in solidarietà con i malati che chiedono libero accesso alla coltivazione e all’uso di cannabis a scopi terapeutici. Sui social network pubblica le foto delle piante di cannabis prodotte in casa e chiede più volte di essere arrestata, come ogni giorno avviene a tanti malati in Italia. Anche questa volta nessun magistrato procederà contro di lei, fatto che spinge a Bernardini ad affermare che evidentemente le si riserva un trattamento di riguardo per evitare di sollevare il dibattito sulla cannabis. (per approfondire: articolo completo)
15/04: Si conclude con l’assoluzione anche l’ultimo processo contro i growshop.
Luca Marola, attivista antiproibizionista e titolare del grow shop Canapaio Ducale di Parma viene assolto dall’accusa di istigazione all’uso di sostanze stupefacenti. È l’ultimo atto della campagna contro la cessione di semi di cannabis iniziata il 13 novembre 2008, quando 70 titolari di growshop di tutta Italia vennero perquisiti subendo sequestri e arresti. Marola era l’ultimo imputato che ancora attendeva l’assoluzione definitiva (tutti gli altri imputati erano già stati assolti). Si chiude così in una bolla di sapone tutto l’impianto accusatorio contro i commercianti: la vendita di semi non può essere considerata un’istigazione all’uso o alla produzione di sostanze stupefacenti in base all’articolo 82 del dpr 309/90. (per approfondire: articolo completo)
13/05: Si conclude con l’assoluzione totale il processo contro il festival Rototom.
Anche un altro storico processo intentato per favoreggiamento del consumo di sostanze illegali si conclude con una assoluzione totale: quello contro Filippo Giunta e gli altri organizzatori del festival reggae Rototom di Osoppo (Udine). Quello che era il principale festival reggae d’Europa venne messo sotto accusa dai magistrati nel 2010. Dopo anni di indagini è la stessa Procura ad ammettere l’errore chiedendo il proscioglimento degli indagati, ma il danno è fatto: nel frattempo infatti il festival è migrato in Spagna, dove si tiene ancora oggi. (per approfondire: articolo completo)
29/05: Iniziano i nuovi controlli sugli automobilisti tramite il test della saliva.
In vista dell’estate in 19 province campione iniziano i nuovi test antidroga sugli automobilisti basati non più sull’esame delle urine, ma su quelli della saliva. I controlli diventano così un po’ più attendibili: se con l’esame delle urine infatti la positività ai controlli si verificava anche a settimane di distanza dall’assunzione, con quello della saliva i tempi di positività si riducono a 6/10 ore. (per approfondire: articolo completo)
29/07: Il progetto di legge per la legalizzazione della cannabis viene depositato in Parlamento.
L’intergruppo per la legalizzazione deposita ufficialmente la propria proposta di legge in Parlamento, con la firma di tutti i parlamentari aderenti, che nel frattempo sono saliti a 220 unità (oltre a 47 senatori). La proposta prevede la possibilità di coltivare cannabis per tutti i cittadini in forma privata (massimo 5 piante previa comunicazione all’ufficio dei Monopoli) e associata (con l’istituzione dei Cannabis social club), si prevede inoltre la produzione e la vendita al dettaglio di cannabis in regime di monopolio statale, con la possibilità per ogni cittadino di detenere 15 grammi di cannabis al proprio domicilio e 5 grammi quando si trova fuori di casa. Nuove norme vengono previste anche per l’accesso alla cannabis per i malati, per il consumo nei luoghi pubblici e per gli automobilisti. (per approfondire: articolo completo)
23/09: Secondo la Cassazione rimane reato anche la coltivazione di una sola pianta.
Dopo alcune sentenze favorevoli ad una maggiore tolleranza verso l’autoproduzione di cannabis la Corte di Cassazione riporta indietro le lancette dell’orologio, sancendo che anche la produzione di una sola pianta di cannabis rimane reato penalmente perseguibile. Secondo i giudici rimane reato qualsiasi attività non autorizzata di coltivazione delle piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando sia realizzata per la destinazione del prodotto ad uso personale. (per approfondire: articolo completo)
17/11: Il governo boccia la depenalizzazione della coltivazione di cannabis a scopo personale.
Nel decreto legge che sancisce la derubricazione di alcuni reati di scarsa entità da penali ad amministrativi sparisce la coltivazione di cannabis a scopo personale, che quindi rimane reato penale passibile di condanna al carcere. Nella bozza del decreto invece il “mancato rispetto dell’autorizzazione per coltivazione di piante da cui ricavare sostanze stupefacenti” era stato inserito tra i reati che venivano depenalizzati. Si tratta di una vittoria del ministro degli Interni Angelino Alfano, che si era sempre dichiarato contrario a questa norma. (per approfondire: articolo completo)
18/11: La Camera approva la nuova legge sulla canapa industriale.
La Camera dei Deputati approva la nuova legge che regolamenta la coltivazione di canapa a scopi industriali, la legge passa così al Senato per l’approvazione definitiva. I punti salienti del testo sono l’aumento delle percentuali di Thc permesse nelle coltivazioni (da 0,2 a 0,6%) e lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per rilanciarne la filiera attraverso nuovi impianti di trasformazione. La coltivazione di canapa è consentita senza necessità di autorizzazione allo scopo di ottenere alimenti e cosmetici, fibra, oli, carburanti, materiale organico per la bioingegneria e la bioedilizia. Vengono permesse anche le coltivazioni destinate alla fitodepurazione dei terreni inquinati e quelle a scopi istruttivi e didattici. (per approfondire: articolo completo)
27/11: Il progetto di legge per la legalizzazione comincia l’esame delle Commissioni parlamentari.
La proposta di legge dell’intergruppo è presentata preliminarmente alla Commissioni parlamentari riunite di Giustizia e Affari sociali. Il testo viene così incardinato, cioè comincia l’iter ufficiale che porterà le Commissioni al voto e, in caso di via libera, indirizzerà la proposta di legge all’esame della Camera. Le Commissioni si danno appuntamento per nuove riunioni e per cominciare l’audizione di esperti sul tema convocati dai vari gruppi parlamentari, prevedendo che il voto possa avvenire nelle prime settimane del 2016. (per approfondire: articolo completo)
15/12: Entra in vigore il nuovo decreto che regolamenta la cannabis terapeutica.
Il decreto regolamenta la produzione (affidata esclusivamente all’Istituto farmaceutico militare di Firenze) e le norme per la distribuzione e la prescrizione di cannabis a fini curativi. Ma le associazioni dei malati bocciano la norma: troppo poche le patologie per le quali viene permessa la prescrizione della cannabis e inadeguati i meccanismi di produzione e distribuzione per far fronte al fabbisogno dei malati e garantirne il diritto alla cura. Inoltre la cannabis non viene ancora abilitata come medicina a tutti gli effetti, ma rimane prescrivibile solo nel caso in cui tutte le altre cure convenzionali non abbiano dato effetti apprezzabili. (per approfondire: articolo completo)