Cannabis in farmacia: anno nuovo, problemi vecchi
Il 2021 inizia come il precedente. Ho recuperato i desideri di fine 2019 (più disponibilità di cannabis, rimborsi uniformi nelle varie Regioni, maggiori varietà di cannabis medica, accesso legale all’informazione) e sapete quanti se ne sono avverati?
Zero.
Ma non demoralizziamoci, riproponiamoli anche per il 2021, prima o poi…
Ci sono però cose positive per dire “qualcosa si muove” nel panorama cannabis terapeutica? Anche piccole?
Sì, e sono tutte avvenute in dicembre:
1. L’Onu (ormai lo sanno anche i sassi) ha riclassificato la cannabis come sostanza stupefacente dotata di effetti terapeutici e non più come droga d’abuso. Nonostante in molti ci vogliano leggere legalizzazioni o autoproduzione, io resto sempre pragmatico e coi piedi per terra: viene riconosciuto il valore terapeutico della pianta, esattamente come avviene per, ad esempio, l’oppio. Questo apre e facilita la strada al suo uso terapeutico, ma non aggiunge nulla di nuovo.
2. A quanto è dato sapere, sono stati aumentati (“raddoppiati”) i fondi per la cannabis terapeutica nel senso che sono stati stanziati 3,6 milioni di euro per lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, per la coltivazione di cannabis terapeutica. Ce n’era bisogno? Ditelo voi: per il 2020 il fabbisogno calcolato secondo l’Onu per l’Italia era di 1980 Kg, calcoli ancora non ufficiali parlano di una produzione italiana sui 150 Kg. Io dico proprio di sì. Inoltre sono stati stanziati 700mila euro per l’importazione di infiorescenze tramite bandi. Se posso, a quanto mi risulta, nel corso del 2020 non sono stati importati dal Canada tutti i kg disponibili tramite bando (160 Kg almeno), semplicemente perché non ordinati.
3. Se nel 2020, la richiesta di importazione di infiorescenze dall’Olanda è stata di 750 Kg, nel 2020 il tetto di importazione è stato innalzato a 1000 Kg. È poco, ma meglio di niente.
Sul punto 3 vale la pena aggiungere che da novembre 2020 non arriva più cannabis dall’Olanda per raggiungimento della quota dei 750Kg e le prossime forniture non si vedranno fino a febbraio 2021. Scarseggiano varietà come il Bediol e Bedica principalmente, ma a gennaio (complici le festività, chiusure e rinnovo permessi di importazione) si aggiungeranno quasi sicuramente FM2 e Bedrocan.
Insomma, la stessa cosa successa a fine 2019, 2018 e 2017 (in misura più o meno grave).
Cambierà prima o poi? Sì, per forza. DEVE cambiare.
Fonte: cannabisterapeutica.info